Prof scomparsa tra i misteri: «Ma è viva»

Roma A casa ha un bimbo di due anni che la aspetta, un compagno che non si dà pace e decine di studenti che vorrebbero rivederla in cattedra alla fine delle vacanze natalizie. Ma di Christiane Seganfreddo, 43 anni, insegnante d'arte in una scuola media di Aosta, non si hanno più notizie dallo scorso 30 dicembre quando è scomparsa dall'appartamento all'interno della villa di famiglia nella prima collina del capoluogo.
Tra le tante segnalazioni arrivate alla questura di Aosta, soprattutto dopo l'appello comparso su Facebook, ce n'è una in particolare alla quale gli investigatori danno più credito: quella di una donna che ha raccontato di aver visto l'insegnante giovedì sera a Saint-Nicolas, nel cui municipio è stato allestito ora il centro di coordinamento delle operazioni di ricerca. La testimone avrebbe dato delle indicazioni a Christiane Seganfreddo per raggiungere un sentiero che conduce a Verrogne, il villaggio di Saint-Pierre dove l'insegnante era stata già avvistata e dove due giorni fa un cane molecolare aveva fiutato una sua traccia facendo alzare in volo gli elicotteri del soccorso alpino valdostano e dei vigili del fuoco. Ricognizioni che purtroppo non hanno dato esito.
Gli investigatori comunque non cercano un cadavere, sono fiduciosi di trovare la donna ancora in vita. Tutte le ipotesi vengono prese in considerazione: anche se la più probabile è quella dell'allontanamento volontario, non vengono escluse questioni legate a problemi di salute dell'insegnante.
Il cellulare di Christiane Seganfreddo è stato agganciato l'ultima volta da una cella nella zona della collina di Aosta alle 5 del mattino del 30 dicembre dopo aver mandato un segnale dal centro della città, in piazza Plouves. Poi il telefono è stato spento. A denunciare la sua scomparsa è stato il compagno che al risveglio non l'ha trovata in casa. Le ricerche sono scattate immediatamente con continue battute di vigili del fuoco, protezione civile, soccorso alpino, polizia, carabinieri e finanza. Inizialmente si sono concentrate tra i pendii impervi dell'area Saumont, nei pressi del torrente Buthier, a nord del capoluogo, non lontano dalla casa, poi soprattutto nell'alta Valle d'Aosta. La donna si sarebbe allontanata a piedi, con in tasca un po' di contante e la carte d'identità. Il 31 dicembre la polizia ha utilizzato Facebook per lanciare un appello: «Stiamo cercando Christiane Seganfreddo, ha 43 anni, statura di 1,65, corporatura media, veste un giaccone nero North Face, jeans e stivali neri. Si è allontanata di casa in circostanze che ci fanno molto preoccupare». Le segnalazioni di avvistamenti sono arrivate a decine, tra cui quella di una signora che ha riferito di aver visto la donna in un villaggio nei pressi di Verrogne, a circa 1.600 metri di altitudine, dove poi un cane molecale ha fiutato una traccia.


Christiane, appassionata d'arte e docente da diversi anni nella scuola media Luigi Einaudi, aveva fatto una ricerca proprio sugli antichi mulini dei villaggi di Saint-Pierre, lì dove pare sia stata avvistata ancora viva. Anche se la sua scomparsa rimane ancora avvolta nel mistero.

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