
Il Comune di Milano ha aperto un bando quasi "ad personam" per concedere una struttura di sua proprietà al Leoncavallo dopo lo sgombero dell'edificio privato che il centro sociale occupava da 31 anni. L'immobile che l'amministrazione meneghina avrebbe pensato di concedere si trova in via san Dionigi, tra il quartiere Corvetto e Vigentino,e richiede alcuni lavori di manutenzione per essere utilizzato, che se venisse assegnato al Leonka saranno a suo carico. Com'è giusto che sia, visto che già l'assegnazione sarebbe a titolo gratuito per 90 anni. Ma il centro sociale non vuole quello spazio, non vuole spendere soldi per usarlo gratuitamente: vuole un luogo gratuito immediatamente fruibile.
"Occupare uno spazio per fare attività culturali e politiche costituisce una forma di redistribuzione della ricchezza in contesti sempre più sbilanciati verso la gentrificazione e il privilegio di pochi, pochissimi cittadini molto facoltosi, non può essere derubricato come semplice gesto di illegalità", scrive in un comunicato il direttivo del centro sociale. L'area che il Comune ha pensato per il centro sociale, scrivono, è "totalmente dismessa e inagibile fino a bonifica e messa a norma. Un posto malsano, forse avvelenato, sul quale occorrono ulteriori indagini per attestare che non si metta a rischio la salute di chi ci entra". E questo, proseguono, "costituisce una barriera economica estremamente rilevante per chiunque". Pertanto, proseguono, "ci sembra che la proposta non sia all'altezza della storia del Leoncavallo ed è lontana dai desiderata di quella parte di città che ha manifestato sabato".
Il Leoncavallo vorrebbe tornare nella sede di via Watteau e per questo ha chiesto agli imprenditori di mettere mano al portafoglio per cercare di riacquistarlo. Avrebbero potuto farlo i tanti vip che dicono di sostenere il centro sociale, che però preferiscono fornire supporto solo con le parole.
Non è chiaro se ci sarà una seconda assegnazione al Leoncavallo nel caso in cui dovessero rifiutare via San Dionigi: alla sinistra i voti di quella parte sociale fanno comodo e tra poco ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale. Bisogna attendere per capire come si muoverà ora la sinistra milanese per accontentare le richieste del Leoncavallo e, al contempo, apparire magnanima agli occhi degli elettori.