Psicofarmaci e pillole blu: com’è facile comprare on line

Così abbiamo ordinato senza ricetta perfino le benzodiazepine. Caccia alla sostanza che ha ucciso la giovane: sequestrate mille tonnellate

Psicofarmaci e pillole blu: com’è facile comprare on line

Che il mercato on line offra proprio di tutto non è un mistero. Un taglio alla ricerca dei negozi, uno, qualche volta, perfino alle spese. Ma se i prodotti on line (pescati a scatola chiusa) hanno un pericoloso voltafaccia sulla qualità, un acquisto farmaceutico può risolversi in tragedia. Potrebbe essere successo a Barletta solo due giorni fa: una donna di 28 anni è morta avvelenata da sorbitolo, una sostanza impiegata di routine negli esami per le intolleranze alimentari, e altre due pazienti hanno accusato gravi malori. Con molte probabilità, il farmaco era stato acquistato su Ebay: venduto da uno studio medico inglese e proveniente - pare - dalla Cina. Sono tre gli indagati per omicidio colposo e lesioni gravi. E le forze dell’ordine hanno dato il via a una vera e propria caccia alla distribuzione del sorbitolo in tutta Italia: in serata ne sono state sequestrate mille tonnellate dai Nas in due ditte a Rovigo e Mantova, che dovranno ora essere analizzate.
Le cure del web, appunto. È qui che abbiamo tentato una ricerca, e scoperto che l’offerta di farmaci che richiedono prescrizione medica non è un miraggio. Gli antibiotici, per esempio, con vari principi attivi: l’amoxicillina e ciprofloxacina, tra i più noti, prescritti per differenti tipi di infezione. O analgesici ad amplissimo raggio che, prescrizione o no, possono avere effetti collaterali imponenti. Internet offre in un rapido clic il Viagra (il farmaco più richiesto on line), che arriva a costare poco più di un euro a compressa. Apri «google» e scopri subito un sito dove è possibile comprare la versione farmaco generico della «pillola blu» a 57 centesimi per unità, e l’originale a un prezzo di 97 euro per 90 compresse. Ed è possibile acquistare su Ebay, in gel o in spray, un anestetico locale per dentisti, ai sapori più disparati. Peccato non ci siano garanzie sulla sicurezza del prodotto. Negli Stati Uniti il mercato farmaceutico on line è analizzato con preoccupazione da anni. Secondo un rapporto della Fda (Food and Drug Administration) non sarebbe affatto difficile acquistare anche le prescrizioni mediche: le «ricette». A parte il risparmio, garantito solo in qualche caso, è proprio la prescrizione l’intoppo che si elude più facilmente grazie a internet. Gli specialisti più evitati, e le controindicazioni più diffuse? I farmaci più cliccati sono gli antibiotici, gli anticoagulanti, o - secondo studi americani - la levoxitocina, nota a chi soffre di problemi alla tiroide.
Con un clic scopriamo però che Cialis (parente stretto del Viagra) e Xanax versione «farmaco generico» sono disponibili su varie farmacie virtuali anche in lingua italiana. Una in particolare evidenza si rivolge al pubblico nella nostra lingua, ma con vistose sgrammaticature che suggeriscono la fattura straniera. Sarebbe possibile acquistare, qui, anche il Cymbalta: antidepressivo fra i più diffusi che nelle farmacie on line del nostro Paese non è reperibile. Eppure su internet è facilissimo da trovare.
La psichiatria e la sessuologia fai-da-te sono i fenomeni più denunciati. Un farmaco come lo Xanax, ansiolitico, o il Lexotan, dilagano su internet, ma con l’altissimo rischio di trovare un prodotto contraffatto. I prezzi di medicinali a base di benzodiazepine, o gli antidepressivi più comuni, si aggirano tra i 3 e i 10 euro: il traffico on line di alcuni psicofarmaci può quadruplicare questi costi, imponendo di pagare acquisto e spedizione in anticipo, ma con la possibilità che il prodotto non venga recapitato in almeno un caso su tre. E quando arriva? Ancora secondo la Fda, è facile imbattersi in antipsicotici, con effetti collaterali anche gravissimi sul sistema nervoso e respiratorio. Per non parlare dei rischi già previsti dalle normali benzodiazepine. Un mercato da 53 miliardi di euro, quello dei farmaci «tarocchi».

Domenico Di Giorgio, direttore dell’unità di contraffazione dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) aggiunge «gli steroidi da palestra e i dimagranti» alle tentazioni più rischiose. Trappole sempre più capillari che possono costare tutto, seducendo perfino occhi addestrati, e che nella vicenda di Barletta non scrivono certo il primo capitolo.

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