Il Comune di Riace ha proposto uno schema di gemellaggio con Gaza al ministero per gli Affari regionali e le autonomie, dopo che il sindaco Mimmo Lucano lo aveva già firmato lo scorso agosto con il sindaco di Gaza City Yahya Sarraj in video collegamento. Tuttavia, dal ministero è arrivata una replica dubbiosa in quanto questo gemellaggio, in questo momento, potrebbe "arrecare un grave pregiudizio alla politica estera italiana" a causa del "legame esistente tra consigli locali e sindaci di Gaza e l'organizzazione terroristica Hamas, sottoposta a sanzioni da parte dell'Unione europea".
Nella sua lettera a Lucano, il ministro Calderoli spiega che "a conclusione dell'istruttoria esperita presso le amministrazioni interessate, si rappresenta che il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha espresso parere negativo alla sottoscrizione del gemellaggio". Il parere negativo è arrivato anche dalla Farnesina, la quale ha voluto sottolineare che "sussistono rilevanti motivi ostativi, connessi al legame esistente tra consigli locali e sindaci di Gaza e l'organizzazione terroristica Hamas. Pertanto, ove effettivamente concluso, il gemellaggio in questione sarebbe suscettibile di arrecare un grave pregiudizio alla politica estera italiana. L'Italia, infatti, sostiene senza ambiguità la necessità di escludere Hamas da qualsivoglia futuro politico e securitario nella Striscia".
Per tale ragione, ha concluso Calderoli, "tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, non si ravvisano le condizioni necessarie al rilascio del prescritto assenso finalizzato alla sottoscrizione del gemellaggio in questione". Dopo la replica di Calderoli, Lucano ha replicato che la lettera ricevuta è "gravissima perché, senza alcuna spiegazione nel merito, il ministero degli Esteri accusa il sindaco di Gaza di essere legato ad Hamas. Come la nostra iniziativa possa arrecare danno alla politica estera italiana dovrebbe chiarirlo il ministro Antonio Tajani che, assieme a tutto il governo, sembra più interessato a capire cosa accade a Riace, piuttosto che impegnarsi in un reale percorso di pace in Palestina".