Pugni chiusi, drappi con falce e martello, fiori rossi, abbracci fra vecchi compagni di lotta: sembrava un tuffo nel passato di oltre 60 anni e invece era il funerale di Prospero Gallinari, ex Br morto a 62 anni, celebrato ieri a Coviolo, frazione di Reggio Emilia. In prima fila tra le mille persone che hanno partecipato c'erano nomi di spicco degli Anni di piombo, come gli ex Brigate rosse Raffaele Fiore e Bruno Seghetti, che con Gallinari parteciparono al rapimento di Aldo Moro e per questo vennero condannati. Seghetti ha anche letto un'orazione funebre, sottolineando come con Gallinari condividesse «l'amarezza data dalla conclusione di una storia organizzativa che puntava al cambiamento rivoluzionario di questo Paese».
E a Coviolo tra i simboli comunisti c'erano Oreste Scalzone, uno dei fondatori di Potere operaio (nella foto, con il pugno chiuso alzato), gli ex Br Renato Curcio, Barbara Balzerani e Loris Tonino. Con molti giovani vicini ai centri sociali, si è alzato anche un piccolo cartello con la scritta No Tav, un altro inneggiava alla rivoluzione. Un antagonista No Tav, Davide Mattioli, ha letto un messaggio: «Prospero e i suoi compagni di oggi - ha detto - vengono spesso facilmente etichettati come terroristi.
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