Cronache

Il ragioniere con la doppia vita potrebbe essere un serial killer

Ha ucciso la romena durante un gioco erotico filmando tutto: in casa decine di altri video. E ora si indaga sugli omicidi di alcune prostitute in Lombardia

Il ragioniere con la doppia vita potrebbe essere un serial killer

Quarantun anni che sembrano di più, volto sofferto, capelli cinerini, codino. La faccia di Andrea Pizzocolo, ragioniere dalle manie sessuali tanto spinte da trasformarlo in mostro assassino, non racconta di più sulla sua doppia vita. Uomo di fiducia del titolare di una ditta di componenti per ascensori, una casa, una convivente brasiliana e una figlia di cinque anni. Questa l'esistenza normale. Poi, il resto. La parte sordida, inconfessabile, quella fatta di incontri clandestini, prostitute, bondage, filmini estremi girati di nascosto con le sue prede catturate tra internet e marciapiedi.

Più la polizia di Lodi scava nella storia dell'insospettabile ragioniere e più dalle nuove certezze spuntano dubbi. Angoscianti. Terribili. Ci si trova di fronte a un serial killer? Le modalità dell'omicidio di Lavinia Simona Ailoaiei, la 18enne prostituta romena trovata strangolata sabato scorso in un prato, e soprattutto ciò che è accaduto dopo aprono scenari raccapriccianti. L'uomo, innanzitutto, ha mentito. Sostiene che la ragazza sia morta per «sbaglio», durante un gioco erotico troppo violento. Non è vero, almeno secondo gli investigatori. Lui avrebbe stretto quelle cinghiette di plastica attorno al collo della giovane allo scopo di uccidere. Per poi violentarne ripetutamente il cadavere dalle 5 del mattino fino alle 3 del pomeriggio. Filmando tutto. La morte in diretta, quindi lo scempio sul corpo senza vita. In America li chiamano snuff-movie, sul mercato clandestino dedicato ai maniaci (roba da anni di galera) valgono centinaia di euro. Il gip Isabella Ciriaco l'altro ieri non ha avuto dubbi. Ha accolto l'istanza con cui il pm Vincenzo Russo aveva chiesto per l'uomo la convalida del fermo e il carcere, condividendo in pieno le accuse: omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalle sevizie e dai futili motivi e di atti osceni su cadavere. Quei video trovati nell'auto dell'omicida -scrive il giudice- «dimostrano la «falsità delle sue dichiarazioni durante la confessione: Pizzocolo ha affermato che si era trattato di un “incidente”». In realtà i filmati mostrano «le sevizie e la brutalità nel realizzare l'omicidio di fronte ai vari ed estremi tentativi della vittima di sottrarsi al suo carnefice». Scene che testimoniano come l'omicida non abbia «mai manifestato alcuna minima risipiscenza fino alla piena attuazione del brutale proposito criminale -scrive ancora il gip- e di cui anche la descrizione più dettagliata e realistica non può rendere con sufficiente giustizia la freddezza, la lucidità, la tenacia e la crudeltà».

Perquisendo l'abitazione sono stati recuperati dischetti con oltre 500 Gb di porno casalinghi con l'assassino protagonista in decine e decine di incontri con giovani donne. Sempre sesso al limite. Sul ragioniere, ancora rinchiuso in isolamento nel carcere di Lodi,(in attesa di trasferimento in un istituto più attrezzato), si aprono così nuove suggestioni. E per questo gli investigatori non si fermano. Si fruga nel suo passato, ma soprattutto si studiano diversi omicidi non risolti. Cold case, come quello della cinese trentenne trovata strangolata nella camera dove riceveva i clienti lo scorso gennaio a Milano.

Fino a scorrere indietro, arrivando al 2006, quando nel giro di 8 mesi tre lucciole vennero trovate ammazzate nei boschi del Lecchese.

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