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Il regalo di Alfano: 28mila clandestini

Italia Cenerentola d'Europa dopo la firma di "Dublino 2" e la missione Mare Nostrum. L'instabilità in Africa è tale che due terzi di chi arriva può chiedere asilo

Il regalo di Alfano: 28mila clandestini

Roma - Mare Nostrum. Nel senso che sono nostri, ovvero dell'Italia, obblighi e responsabilità. Grazie soprattutto alle scelte del nostro ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che con il governo Letta aveva già sottoscritto gli accordi di Dublino 2 che prevedono che sia «il primo paese di approdo» a farsi carico dell'immigrato irregolare. Dunque sono della nostra Marina Militare le navi, gli uomini, l'impegno e la fatica di accogliere il carico di dolore e di bisogno che si portano dietro questi uomini e queste donne che fuggono dalla guerra e dalla fame, sperando di trovare la terra promessa in Germania o in Francia ma che intanto approdano in Italia e qui devono essere rifocillati, curati e assistiti. L'Europa promette ma intanto è il ministero della Difesa a trovare nel proprio bilancio ordinario 9,3 milioni di euro al mese per coprire i costi di questa operazione. Martedì scorso la Marina militare ne ha salvati 486, poi sbarcati a Porto Empedocle, tra loro tante le donne anche 25 bambini. Ieri altri 1.142 sono sbarcati ad Augusta con la San Giorgio. E ancora 300 arrivati su tre barconi diversi sono stati raccolti sulla nave Scirocco e poi sbarcati a Pozzallo. Tra loro un uomo già morto, per il quale la questura di Ragusa ha avanzato l'ipotesi dell'omicidio durante la traversata. In tutto dall'inizio dell'operazione Mare Nostrum il 18 ottobre del 2013 sono stati soccorsi 27.790 migranti, tra loro 3.034 minori. Sono anche stati individuati e denunciati 207 scafisti.

L'Unione europea assicura che non lascerà sola l'Italia mentre il ministro Alfano abbaia alla luna chiedendo collaborazione. Ma per il momento in prima linea a fare fronte alla grave emergenza, conseguenza delle tante crisi che attraversano il Nord Africa, c'è soltanto l'Italia come ha sottolineato anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Le cifre sono state confermate ieri dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che rispondendo ad un question time sollecitato dalla Lega Nord, ha precisato appunto come tutti gli oneri siano «coperti con il bilancio ordinario della Difesa». Il ministro Pinotti ha assicurato, come aveva già fatto Alfano, che Mare Nostrum è «un'operazione a tempo e il governo ha ben chiaro che l'Europa dovrà fare la sua parte». La domanda è quando?

La tipologia dei migranti, ha spiegato la Pinotti, è cambiata «circa due terzi di loro sono in possesso dei requisiti per richiedere il diritto d'asilo». Non si muovono per ragioni economiche, ha precisato la Pinotti, ma fuggono «dalle situazioni di conflitto che caratterizzano il Nord Africa e le regioni limitrofe da dove proviene il flusso dei profughi e dei richiedenti asilo: il 93 per cento transita per la Libia, paese politicamente instabile, privo della capacità di esercitare un effettivo controllo sul proprio territorio». Insomma si tratta di una situazione incontrollabile sulla quale è impossibile fare qualsiasi previsione. Le ipotesi sulla massa di profughi in fuga parlano di un milione di persone in arrivo. Alfano promette di far sentire la voce del governo italiano in Europa quando si aprirà il semestre italiano di presidenza della Ue, il prossimo luglio.

Ovvero quasi un anno dopo l'inizio dell'operazione Mare Nostrum.

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