La regina della grappa si schiera: "È la protesta della società civile"

Antonella Nonino in tv difende il movimento dei Forconi: "La gente non ce la fa più e dai politici arrivano solo blabla"

E così anche lei, l'imprenditrice tosta e di successo, l'imprenditrice conosciuta in tutto il mondo per la sua professionalità, per il suo attaccamento all'Italia e al mondo lavoro, alzò il suo forcone.

E furono bacchettate. Pubbliche bacchettate a destra e a sinistra. Senza andare troppo per il sottile. Schietta, come la grappa che la sua famiglia produce da anni, Antonella Nonino è tornata ancora una volta a far sentire la sua voce di imprenditrice e a tuonare contro l'indifferenza dei politici e del governo nei confronti della gente e dei bisogni primari degli italiani.

E lo ha fatto, Antonella Nonino, davanti a una platea non proprio ristretta, diciamo qualche milione di persone, nella domenica pomeriggio di Raiuno, entrando, avant'ieri, nell'«Arena» di Massimo Giletti. Ascoltiamola dunque: «Fermo restando che non posso fare a meno di condannare quella frangia estremista che sta cercando di manipolare la protesta, io debbo dire che quella del cosiddetto movimento dei forconi è una protesta della società civile. Quella società che non ce la fa più ad andare avanti. E lo posso ben dire io, a ragion veduta perché all'interno della nostra azienda, che è un'azienda sana, che sta sforzandosi di resistere, di tenere duro, l'ottanta per cento della gente è con il popolo dei forconi. Perché lo sappiamo solo noi, piccoli e medi imprenditori, quanto dobbiamo faticare per correre all'estero e difendere il lavoro di generazioni».

Tiene testa con disinvoltura, ribatte colpo su colpo, Antonella Nonino al ministro Quagliarello che è lì, di fronte a lei, nella stessa «Arena». «Io posso parlare di vita vissuta, quotidianamente, sul campo - fa notare al ministro - Troppa gente non ce la fa più e le risposte che sento dare dai politici dimostrano che i politici non hanno ancora capito che la gente è stanca. Perché mentre le tasse continuano ad aumentare, non si vedono le risorse né tantomeno i tagli promessi. È dal 2006 che si parla di spending review, ma nel frattempo il debito pubblico è aumentato. Mettiamoci dalla parte della gente normale che produce, e fra questi mi ci metto anch'io, con la mia azienda: vede solo aumentare le tasse e da parte dei politici sente il solito bla bla. Allora io dico: cominciate a fare qualcosa di concreto offrite alla gente degli esempi di rigore, cominciando proprio da voi, perché la gente come si vede da questa protesta non è stupida. Vede dove sta andando il Paese?».

Messo all'angolo il ministro, Antonella Nonino lancia il suo affondo: «Si sta portando la nostra Italia straordinaria, piena di gente straordinaria, alla deriva. I ragazzi, i nostri giovani che hanno una gran voglia di fare, hanno il diritto di fare e il governo deve creare le condizioni per garantire un lavoro.

Invece che cosa sta facendo? Il 53 per cento della pressione fiscale un'azienda arriverebbe a sopportarlo volentieri se vedesse una contropartita seria, provvedimenti seri e innovativi da parte di chi ci governa. Al contrario operai, disoccupati, impiegati, imprenditori sentiamo solo chiacchiere. E così questa rabbia appartiene a tutti, mobilita tutti».

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