Massì, anche lui. L'uomo McKinsey, l'uomo delle Poste, l'uomo di Banca Intesa, l'uomo potere forte numero due (dopo Monti, in tutti i sensi, anche elettorali secondo molti), Corrado Passera, il serissimo ministro dello Sviluppo economico, il pilastro del governo dei prof ha ceduto, un pochino. Ha concesso (si dice sempre così, ma nel caso di un prof ancora di più) una intervista a Oggi, settimanale delle famiglie per autoproclamazione, in cui parla non di politica o di economia, ma «di se stesso», come tiene a sottolineare il direttore Umberto Brindani nelle prime righe. E questo per dire che è proprio qualcosa di eccezionale, e del resto lo è, convincere un prof a scendere dal piedistallo e mettersi a parlare dei fatti propri come una starlette qualunque, come piace alla gente comune che, poi, non è soltanto quella che legge i settimanali, ma anche quella che vota.
Spiega Brindani che solo «dopo lunghe insistenze» sono riusciti a convincere il ministro a vincere la riservatezza, la reticenza bocconiana a darsi in pasto al volgo, fotografie da famiglia del Mulino Bianco comprese. Ma del resto anche i più duri e puri fanno fatica a resistere a certe tentazioni. «Vanità, il mio peccato preferito» dice Al Pacino nell'Avvocato del diavolo, e quale maggiore lusinga che quella su larga scala, la platea popolare insomma, quella di quantità e non di qualità, quella che a Sanremo vota sempre le canzoni che inorridiscono i critici, quella che guarda i reality (parola che non entra nemmeno nel vocabolario dei prof, per carità), quella che gode del gossip, chiunque siano i protagonisti, basta che siano famosi, quella che - Passera perdoni il paragone, ma capirà, di sicuro, che è solo per spiegare il meccanismo - contro ogni logica apparente si mette in fila per fare la foto con Raffaella Fico incinta (forse sì, forse no, forse sarà Dna) di Mario Balotelli.
Corrado Passera insomma cede al fascino del nazionalpopolare e si fa fotografare in spiaggia e nella casa affittata a Sabaudia con la moglie, bellissima, Giovanna Salza, diciannove anni più giovane e i due figli piccoli: sorrisi, abbracci, l'aria pensierosa sul divano col libro in mano e i quotidiani intorno, tutte cose normali da famiglia (benestante) normale, a parte forse un po' di photoshop, ovviamente. Fra le righe del nazionalpopolare del super(ex)banchiere Passera spuntano i toni del ministro serio e sobrio, la «comunicazione profonda» coi figli nella fase delle favole, il fatto che quando un figlio ti chiama «devi renderti disponibile» (cioè disdire un impegno in agenda) e poi che, come tutti gli intellettuali, sta «rileggendo» (qualcuno ha dubbi che non l'avesse già letto? maddai) un classico della letteratura, nello specifico Cuore di tenebra di Conrad. Ma certo la patina di perfezione da governo montiano traspare da tutta l'intervista, come traspariva da quella di un mese fa della moglie Giovanna Salza su Vanity Fair: stile più glamour, ma identica tentazione del grande pubblico.
La prima del resto fu Elsa, nel senso di Lady Monti, che già a fine marzo si era guadagnata una copertina su Chi: «Vi racconto il premier, anzi il mio Mario». Intervista, anche in quel caso firmata dal direttore del settimanale, Alfonso Signorini, in cui la signora del prof rivela fra l'altro che fu lei a chiedere a Monti di sposarla, molti anni fa. Ma poi c'è stata anche l'altra Elsa, cioè Fornero, che fra le interviste ne ha rilasciata (non concessa, in questi casi) una al Wall Street Journal, ma anche al molto più popolare Che tempo che fa di Fazio e sempre sull'ultimo numero di Oggi appare paparazzata in Sardegna col marito: fotografata col teleobiettivo come una vip, insomma entrata a pieno titolo nell'immaginario popolare, dopo le lacrime e i completi perfetti e chic. Da parte sua, per ora, il prof dei prof ha mostrato il massimo cedimento alla vanità con le foto pseudo rubate di questi giorni di vacanza in Engadina. Niente di che. Rassicurante, Monti, quanto e forse più del debole dei prof per il nazionalpopolare.
Perché Passera si ricorderà (ma altrimenti lo rileggerà alla fine del libro) il post scriptum di Kurtz, nel finale di Cuore di tenebra: sterminate tutti questi bruti. Speriamo che i prof non comincino a nascondersi nella giungla, per sghiribizzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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