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Se voti Grillo voti Casaleggio

Dopo giorni di polemiche e accuse Gianroberto Casaleggio, l'esperto che cura la comunicazione di Grillo, scrive una lettera pubblica: "Non sono mai entrato nell'ambito dei programmi delle liste, né ho mai imposto alcunché". Ma per molti è il manovratore occulto del movimento

Se voti Grillo voti Casaleggio

Chi vota Grillo vota anche Casaleggio. Alla fine ha dovuto parlare. Troppe le critiche e troppi i sospetti per continuare a tacere, blindato nella sua società di via Morone. Blindato fisicamente ma attivo virtualmente. Gianroberto Casaleggio, il deus ex machina, di Beppe Grillo ha messo il naso fuori dalla rete e si è degnato di comparire sulla carta stampata. A modo suo, ovviamente. Senza contraddittorio, senza domande. Una lettera inviata al Corriere della Sera in cui precisa la sua posizione all'interno del Movimento 5 Stelle: "Sono in sostanza il cofondatore di questo movimento", ammette sulle pagine del quotidiano di via Solferino. Ed è la prima volta che lo fa pubblicamente. Anche se tutti se n'erano accorti.

"Nel 2003 ho lasciato la mia posizione di amministratore delegato in Webegg di Telecom Italia, un gruppo multimediale che si occupava di consulenza e di applicazioni internet, e ho fondato con altri soci la Casaleggio Associati, una società di strategie di Rete. Internet è un tema che mi appassiona e di cui mi occupo dalla metà degli anni 90. Ho cercato di comprenderne le implicazioni sia nel contesto sociale che in quello politico che in quello della comunicazione. Io credo sinceramente che la Rete stia cambiando ogni aspetto della società e cerco di prevederne gli effetti. Ho scritto molti articoli e alcuni libri sulla Rete. Nel 2004 Beppe Grillo ne lesse uno: Il Web è morto, viva il Web, rintracciò il mio cellulare e mi chiamò. Lo incontrai alla fine di un suo spettacolo a Livorno e condividemmo gran parte delle idee". E questa è storia nota a tutti.

"Sono in sostanza cofondatore di questo movimento insieme a lui - confessa Casaleggio -. Con Beppe Grillo ho scritto il Non Statuto, pietra angolare del MoVimento 5 Stelle prima che questo nascesse, insieme abbiamo definito le regole per la certificazione delle liste e organizzato la raccolta delle firme per l'iniziativa di legge popolare Parlamento Pulito e le proposte referendarie sull'editoria con l'abolizione della legge Gasparri e dei finanziamenti pubblici. Inoltre abbiamo scritto un libro sul MoVimento 5 Stelle dal titolo Siamo in guerra firmato da entrambi. In questi anni ho incontrato più volte rappresentanti di liste che si candidavano alle elezioni amministrative, per il tempo che mi consentiva la mia attività, per offrire consigli sulla comunicazione elettorale". Probabilmente si riferisce a quei vertici a porte chiuse di cui parlano, lamentadosene, molti militanti del Movimento. Riunioni private durante le quali verrebbero decise linee e strategie del M5S.

Poi allontana le accuse mosse da giornalisti ed elettori: "Non sono mai entrato nell'ambito dei programmi delle liste, né ho mai imposto alcunché. A chi mi ha chiesto un consiglio l'ho sempre dato, ma in questo non ci trovo nulla di oscuro. Mi hanno attribuito dei legami con i cosiddetti poteri forti, dalla massoneria, al Bilderberg, alla Goldman Sachs con cui non ho mai avuto nessun rapporto, neppure casuale. Dietro Gianroberto Casaleggio c'è solo Gianroberto Casaleggio. Un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta forse anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive. Sono stato definito il piccolo fratello di Beppe Grillo, con riferimento al Grande fratello del romanzo 1984 di George Orwell. È evidente che non lo sono. La definizione contiene però una parte di verità".

La polemica continua e continuerà a lievitare e il guru della comunicazione è dovuto uscire allo scoperto. Specialmente ora che i sondaggi attestano il movimento come la seconda forza politica del Paese dietro al Partito Democratico. Secondo le ultime rilevazioni demoscopiche, diffuse ieri sera da Ballarò, il M5S avrebbe il 19,8 per cento dei consensi. Una valanga di voti. Ma la fronda nei confronti del duo Casaleggio-Grillo continua a montare. I toni messianici, le gestione privata di un movimento che ambisce alla gestione della cosa pubblica, e il verticismo padronale non piacciono a molti grillini. Vi riproponiamo un video, che abbiamo già pubblicato negli anni passati, che sta facendo molto discutere: un'inquietante interpretazione del futuro del mondo firmata Casaleggio. Un quadro dipinto a tinte fosche, tra guerre nucleari e dominio della tencologia sull'uomo. Una rivoluzione culturale che stravolge la politica mondiale. Indovinate un po' chi sbuca tra Hitler e Savonarola in mezzo ai comunicatori più importanti della storia. Sì, proprio lui: Beppe Grillo. Che nel 2009, anno di produzione di questo filmato, era soltanto un comico con la passione per la provocazione e la politica. E nessuno scommetteva su un suo successo elettorale. Ora è cambiato tutto e in parte la profezia del video si è avverata. Ma la strada per le elezioni politiche è ancora lunga e accidentata.

"Grillo per me è come un fratello, un uomo per bene che da questa avventura ha tutto da perdere a livello personale. Per il resto, Honi soit qui mal y pense". Casleggio chiude così la sua missiva, con una citazione dell'ordine della giarrettiera. Giusto per non smentire la sua passione per l'epopea cavalleresca ma, soprattutto, per i gruppi ristretti, chiusi ed elitari.

Tutto il contrario di quello che il Movimento 5 Stelle racconta di essere.

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