Berlusconi: “Serve un piano Marshall per la pace in Ucraina. Non sto dalla parte di Putin”

Silvio Berlusconi: "Per favorire uno spiraglio di pace che faccia venire meno questa tragedia che brucia vite civili e militari bisogna pensare a un forte impegno anche finanziario per la ricostruzione dell'Ucraina"

Berlusconi: “Serve un piano Marshall per la pace in Ucraina. Non sto dalla parte di Putin”

"Noi abbiamo sempre appoggiato e appoggiamo sempre la posizione del governo, dell'Europa, degli Stati Uniti e della Nato sull'Ucraina. Non ci siamo tirati indietro e continueremo a farlo. Ho detto solo che nella condizione data per favorire uno spiraglio di pace che faccia venire meno questa tragedia che brucia vite civili e militari bisogna pensare a un forte impegno anche finanziario per la ricostruzione dell'Ucraina. Non sto dalla parte di Putin. Questo deve essere chiaro". Sono queste le parole di Silvio Berlusconi pronunciate per spazzare ogni tipo di dubbio e ogni tipo di attacco da parte delle opposizioni.

Questo pomeriggio il leader azzurro si è recato al seggio per dare il suo voto relativo alle elezioni regionali in Lombardia. L'ex premier ha votato nella scuola di via Ruffini e dopo si è fermato a scambiare alcune battute con i giornalisti che lo hanno atteso all'esterno. "Ho votato per l'Inter naturalmente, visto che sono incoerente secondo alcuni giornali dell'altra parte politica", ha scherzato dopo aver depositato la scheda nell'urna a favore di fotografi e cameramen.

Il Cavaliere ha spiegato che, secondo lui, per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina "penserei che il signor presidente americano, Joe Biden, dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli 'è a tua disposizione, dopo la fine della guerra, un Piano Marshall per ricostruire l'Ucraina da 9 mila miliardi di dollari, a una condizione, che tu domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi'. Soltanto una cosa del genere potrebbe convincere questo signore ad arrivare ad un cessate il fuoco".

Successivamente, sulla guerra in Ucraina, Berlusconi aveva detto: "Se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore".

Il leader di Forza Italia si è detto poi preoccupato per la scarsa affluenza al seggio: "Sono preoccupato per l'affluenza perché ho domandato agli addetti al voto e mi hanno detto che non hanno ancora raggiunto in questa sezione il 20%". Quindi, si è rivolto agli elettori della Lombardia e del Lazio, anche loro chiamati alle urne: "Il voto non è soltanto un diritto ma anche e soprattutto un potere che dà ai cittadini possibilità di scegliere da chi vogliono essere governati e quindi possibilità di decidere sul loro futuro". Per l'ex premier, "chi non vota non è un buon cittadino, chi non vota non è un un buon italiano. Spero che tutti i cittadini della Lombardia e del Lazio vadano a votare e che questa percentuale di oggi si sposti vicino al cento".

E trattandosi del giorno successivo a Sanremo, non poteva mancare un commento anche in relazione alle polemiche della settimana: "Cambiare vertici della Rai? No, non voglio assolutamente arrivare a questo. Dico semplicemente che mi piacerebbe che la televisione pubblica facesse il suo mestiere di televisione pubblica". E in merito allo spettacolo, ha aggiunto: "Non sono riuscito ad essere un ascoltatore continuativo. Ho visto qualche momento di Sanremo non sono stato ben impressionato. Ho visto cose ideologicamente spostate a sinistra. Il che non mi pare giusto. Soprattutto il giorno prima di importanti elezioni regionali".

A stretto giro, sono arrivati gli attacchi della sinistra a Cavaliere. "Giorgia Meloni è d'accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi sulla guerra in Ucraina? Oggi di fatto si è schierato ufficialmente con la Russia di Putin. Con questi alleati di governo la premier non si lamenti di come viene trattata in Ue", ha dichiarato sui social Simona Malpezzi. Enrico Borghi ha aggiunto: "Le dichiarazioni pro-Putin e anti-Zelensky di Berlusconi sono motivo di clamorosa contraddizione dentro la maggioranza su un tema fondamentale come l'aiuto all'Ucraina. Sono posizioni che isolano l'Italia e indeboliscono il fronte occidentale. La premier non ha nulla da dire?".

Anche da parte di Carlo Calenda è arrivato un attacco a Berlusconi: "Ricomincia con i suoi vaneggiamenti putiniani, in totale contrasto con UE, il Governo di cui fa parte e il Ministro degli Esteri che è anche espressione del suo partito. Pessimo".

La deputata di Azione - Italia Viva - Renew Europe Elena Bonetti ha aggiunto: "Berlusconi conferma che questo governo non ha credibilità in politica estera. Poi Meloni dà la colpa a Macron del nostro isolamento internazionale. Che pena e che vergogna""

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