- Vorrei solo dire giusto qualche parolina su queste giornate. - Siamo ridotti ad andare dietro ad Achille Lauro alla Prima della Scala. Fine.
- Non so se il voto del Consiglio Europeo di oggi permetterà davvero all’Italia di far funzionare i centri in Albania. Ho il timore che per i giudici delle sezioni immigrazione la storia dei Paesi Sicuri fosse solo un pretesto. Vedrete che poi si appelleranno alla Carta dei Diritti dell’Uomo, alla Costituzione e se servisse pure allo Statuto Albertino. In fondo in questo gran caos che è il nostro sistema legislativo e giudiziario, basta una qualche interpretazione della norma a far saltare il banco…
- Fanno impressione le foto e i video dei bulloni e dei sassi che i No Tav, molti dei quali di Askatasuna, hanno lanciato alla polizia durante l’ultimo corteo. Non è ammissibile che certa gente lanci pietre grosse come macigni e bulloni da 200 grammi contro poveri agenti messi lì a difendere un’opera, e nessuno s’indigni.
- Impazzisco all’idea che Zerocalcare, l’amico di Ilaria Salis, Barbero e compagnia bella si stracci le vesti per un editore che pubblica libri (discutibili, ma non uccidono nessuno) mentre se ne stanno zitti quando certa gente rischia di ammazzare un poliziotto o di renderlo cieco.
- L’Ambrogino d’Oro ormai non conta più nulla. Perché è diventato uno strumento politico, con la destra che premia i destri e la sinistra che premia i sinistri. Producendo risultati decisamente imbarazzanti, a volte. Quindi qui lo dico e qui lo affermo: io l’Ambrogio al reparto Radiomobile non l’avrei dato ma non perché non se lo meritano, ma perché così sembra solo la solita polemicuccia spicciola. I carabinieri in strada meritano un riconoscimento vero e non così.
- È comunque imbarazzante che il consigliere dei Verdi si sia presentato alla cerimonia con la maglietta di Ramy. Perché per quanto mi riguarda, checché ne dicano i magistrati, il carabiniere che era alla guida della gazzella è innocente sia che abbia toccato lo scooter sia che non l’abbia fatto. Dalle forze dell’ordine mi aspetto che se due soggetti su uno scooter scappano da un posto di blocco facciano di tutto, svernamento incluso, per fermare quelli che - da quanto ne sanno in quel momento gli agenti - potrebbero pure essere due pericolosi terroristi.
- “Il genocidio della popolazione palestinese di Gaza, a mio giudizio, è il peggior crimine di guerra contro l’umanità mai commesso da uno Stato democratico”. Lo ha detto Antonio Scurati. Il quale forse dimentica che gli Stati Uniti hanno bombardato Hiroshima e Nagasaki ammazzando, con l’atomica, molte più persone di quante non se siano morte a Gaza. E non parliamo di Dresda, giusto per citarne due.
- Roberto Saviano stavolta qualche ragione ce l’ha. Senza citarlo, recapita a Zerocalcare il seguente messaggio: va bene firmare appelli contro l’editore “fascista” (anche perché l’ha siglato pure mr. Gomorra), ma non presentarsi alla fiera è sciocco.
Perché? Perché non puoi lavorare per le multinazionali (vedi Netflix) senza battere ciglio e poi fare il comunista de noantri. Prendo i popcorn e mi godo i presunti intellettuali de sinistra scannarsi tra loro.- Resta valido il detto: c'è sempre uno più puro che ti epura.