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Berlusconi azzera tutto: via le mele marce

Il Cavaliere pronto alla rivoluzione nel partito. Verso l’uscita "morbida" di alcune correnti. Ma al voto tutti federati

Berlusconi azzera tutto: via le mele marce

Roma Ora basta. Berlusconi è deluso, amareggiato, disilluso. Ma anche determinato a cambiare tutto. È pronto a buttare a mare le mele marce, a fare pulizia, a rivoluzionare il partito. A cambiarlo da cima a fondo. Chiuso ad Arcore, l'ex premier è sconsolato per l'affaire Lazio ma non solo. Nel dettaglio, per lui la governatrice del Lazio non avrebbe dovuto dimettersi. In fondo la Polverini non è accusata di niente. Ma poi, parlando sia con lei sia con il segretario del partito Alfano, decide di appoggiare qualsivoglia decisione della governatrice. Dimissioni? Dimissioni siano.
La verità amara è che la Polverini è rimasta incagliata in una lotta per bande nel suo Pdl. Guerra per bande, correnti l'una contro l'altra armate, ras di quartiere e personaggi improbabili. Ecco: già questo è motivo di delusione per il Cavaliere che ha sempre sognato di amalgamare le varie anime del Popolo della libertà. Operazione non riuscita. Così, adesso il Cavaliere è orientato a rivoluzionare ancora una volta la sua creatura. Un cambiamento di pelle profondo che verrà annunciato domani ai vertici del Pdl che dovrebbero riunirsi nell'ufficio di presidenza.
Sul tavolo due questioni: una politica, l'altra organizzativa. Dal punto di vista politico, il Cavaliere è certo che la sua ricetta tradizionale è quella vincente: meno Stato, meno tasse, meno burocrazia, meno sprechi. Ancora una volta saranno queste le parole d'ordine della campagna elettorale. Dal punto di vista organizzativo, Berlusconi è pronto all'azzeramento totale del suo Pdl. Così non si può più andare avanti. Per cui, rivoluzione con rimescolamento delle carte. E se nell'operazione si dovessero staccare dei pezzi che già adesso scalpitano per fare qualcosa di nuovo e di diverso, e sia. Non una scissione traumatica, per carità. Ma una separazione consensuale per poi federarsi, sì.

Ormai il vecchio Pdl sta insieme con lo spago e non con il filo di ferro, come avrebbe sognato il Cavaliere. Tanto vale, quindi, cambiare tutto e non assistere più allo stillicidio quotidiano delle dichiarazioni degli uni contro gli altri: gli ex An contro gli ex Forza Italia e viceversa. Per ora valuta tutte le ipotesi in campo ma all'orizzonte c'è un nuovo partito, un nuovo nome e un nuovo simbolo. E, naturalmente, facce nuove. Nei prossimi giorni si entrerà nel vivo di un'operazione non facile. Molti saranno i colonnelli preoccupati del loro futuro politico. Ma il Cavaliere intende andare avanti con rinnovato entusiasmo: quasi a ricercare lo spirito del '94 che permise il miracolo di bloccare la strada a Occhetto, che sulla carta aveva già vinto le elezioni. Sintomo che il Cavaliere si sente in forma, il fatto che per la prima volta sceglierà il treno per arrivare a Roma, al posto del solito aereo.
In ogni caso il Cavaliere già oggi sarà in campo per affrontare il capitolo degli sprechi nelle Regioni. Tema toccato a lungo anche con il governatore della Lombardia, Formigoni e che verrà sviscerato oggi nel parlamentino di palazzo Grazioli e al quale parteciperanno i coordinatori regionali, i capigruppo, i presidenti e vice presidenti dei consigli regionali di tutta Italia. Ordine del giorno ufficiale della riunione. Il punto cardine: gestione trasparente del denaro. Una delle ipotesi allo studio è che i soldi dei consiglieri non siano vengano più usati dal singolo ma che confluiscano in fondi che possano essere usati a livello regionale per il partito.

E che Berlusconi sarà al centro della scena, lo dimostra anche un'intervista al Cavaliere che apparirà oggi sulla nuova avventura italiana dell'Huffington Post, nuovo sito di informazione diretto da Lucia Annunziata. Un portale che si avvarrà della collaborazione di circa 200 blogger, ma punta ad arrivare almeno a quota 600.

Tra i nomi noti che collaboreranno ci sono, tra gli altri, Giulio Tremonti e Daniela Santanchè.

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