L’onore della destra salvato dalle donne. Viviana Beccalossi e Paola Frassineti che difendono con orgoglio la loro provenienza, Elena Donazzan che si scontra con Nicole Minetti perché si dimetta, Carolina Varchi che insorge in Sicilia, Giorgia Meloni e su altri fronti Daniela Santanchè che invocano l'azzeramento e il rilancio.
I maschietti della destra sono avviliti e timorosi, invece le donne - Polverini esclusa - reagiscono meglio. Madre putativa delle donne didestra è l’indomita Donna Assunta, monumento vivente intitolato a suo marito, Giorgio Almirante.
La destra non puntò sulle donne giuste: perse ad esempio la Puglia per non candidare Adriana Poli Bortone, per affidare poi il Lazio, auspice Fini, alla Polverini.
Non so se alla fine sarà la donna, come in paradiso, a offrire alla destra il pomo della discordia e da lì scaturirà la scissione o la cacciata e poi l'inferno. Non c’è da espellere nessuno, a parte i delinquenti,non c’è da far polemiche,o peggio risse, ma solo valutare lucidamente se dividersi sia giusto sul piano politico e utile sul piano dei risultati. Io credo di sì, per ambedue; può esserci l'intesa ma il collante non c’è (più).
Gli ex-An vadano con la Destra di Storace e facciano un passo indietro. Un consiglio: non accanitevi con le preferenze.
Ricordatevi che furono votati a furor di popolo Piccolo e Fiorito. Meglio i collegi uninominali su base regionale, come si eleggeva un tempo il Senato.Ma non rompete sulla legge elettorale, distinguetevi piuttosto sul messaggio politico da dare all'Italia.
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