Storia di Ruth e Idgie quando il cane è amico del gatto

Li hanno trovati entrambi abbandonati, davanti al portone di una comunità giovanile, in Florida, a Lake Mari. Un giovane, uscito per una commissione, li ha visti uno accanto all'altra e ha provato ad avvicinarsi, molto perplesso. I dubbi derivavano dall'antica tradizione culturale che cane e gatto non sono fatti per andare d'accordo. Ebbene, davanti ai suoi occhi c'era una bassottina che stava incollata a una gatta bianca e nera, certamente di poco nobile lignaggio e altrettanto chiaramente paralizzata.
Pochi minuti e arriva sul posto un'associazione che recupera animali randagi e feriti. La faccenda, apparentemente semplice, si complica quando la piccola bassotta non ne vuole sapere di abbandonare quella di cui si sente responsabile, perché chiaramente indebolita dalla paralisi: la gatta. Ci vuole un congruo lasso di tempo e l'intervento dei più esperti, per riuscire a catturare la strana coppia e portarla presso la vicina oasi di recupero. Alla fine, come sembrava giusto, la cagna approda in un canile e la gatta in un gattile per le necessarie cure.
Il fatto è che la bassottina sembra impazzita. Per fortuna un vecchio esperto che lavora da anni nelle oasi di recupero ha l'intuizione giusta: il motivo della sovreccitazione e dell'aggressività pare molto semplice. Quei due animali sono legati da un arcano rapporto d'amicizia. Basta provare. Così, la micia viene portata nel canile a contatto con il cane, che si calma immediatamente.
Purtroppo la paresi posteriore (e parzialmente anteriore) della gatta non sembra trovare una causa precisa e quindi neanche una cura adeguata e, negli Usa, è noto che, con gli animali randagi non perdono molto tempo. Un'associazione che si chiama Tears, viene a sapere dell'episodio e decide di sovvenzionare una cura sperimentale che purtroppo fallisce.
A quel punto si fa avanti una donna, Jacquelin Borum proprietaria di una sala di tolettatura per animali a Hollywood. Si prenderà cura lei della coppia che non vuole essere divisa e mette loro a disposizione un piccolo «appartamento» all'interno del negozio. Al cane assegna il nome di Idgie e al gatto quello di Ruth, un chiaro riferimento alle due giovani donne anticonformiste, dello splendido film Pomodori verdi fritti.
Il risultato è che gli strani amici sono ora coccolati e viziati come pochi altri, non solo dalla proprietaria, ma da tutti i clienti. Mentre Ruth si fa un paio di bagnetti al giorno, Idgie se ne va a fare una passeggiata con un cliente che attende il suo cane «lavato e stirato».
Quando sono assieme, Idgie si mette in posizione arcuata sopra a Ruth, per proteggerla. Jacquelin ha visto molti cani e gatti, durante la sua attività, ma giura che un legame così profondo non l'aveva mai notato.


La natura spesso ci riserva spettacoli di sangue e violenza, ma la storia di Idgie e Ruth ci deve insegnare che il vecchio Walt (Disney) non si è inventato nulla. Ha solo saputo, con pazienza e fiuto, trovare le perle che ci sono davvero e non nella sua finzione.

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