
- Avete presente il consigliere comunale del Pd che in un fuorionda si è fatto sfuggire una neppure troppo velata minaccia contro una collega di FdI, evocando Piazzale Loreto? “Vi abbiamo già appeso una volta per i piedi”. Ora: lui si è scusato, Silvia Salis lo ha redarguito e diranno che è stato uno scivolone, un brutto inciampo. No. Io non ci credo. In realtà nasconde una convinzione di fondo, ovvero che chiunque non la pensi come loro deve essere etichettato come fascista e dunque deve essere silenziato in un modo o nell’altro. Pensateci. Cos’è, se non il desiderio di zittire il prossimo, quel blitz degli studenti Pro Pal che interrompono la lezione di un professore definito "sionista"? E non è accaduto lo stesso quando a Joseph Ratzinger venne impedito di parlare alla Sapienza, o a Capezzone, o quando Eugenia Roccella non è potuta intervenire al Salone del Libro? Parliamo di un identico schema: se non la pensi come loro sei un fascista, e visto che l’unico fascista buono è un fascista morto, visto che i fascisti devono tornare nelle fogne, allora tutti quelli etichettati così meritano il silenzio. E attenzione: all'indice finisce non chi davvero inneggia al Duce, quelli sono rimasti davvero in pochi, ma chiunque si dichiari contrario all’aborto, alle unioni omosessuali, all’immigrazione incontrollata, chiunque non denunci la guerra a Gaza come "genocidio" o preferisca il taser alle bastonate sulla polizia. No, quella frase del consigliere dem non è voce del sen fuggita. Nasconde molto altro.
- Ho visto un video di Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage salito a bordo della Global Sumund Flotilla. E mi sono fatto due risate. Nulla da eccepire sulla scelta di partire: i cronisti vanno lì dove c’è da raccontare una storia. Il punto è che nel mezzo del video, sorridendo e con tono petaloso, il nostro Tommasi ci racconta cosa gli sta lasciando questa prima parte di viaggio. Robe grosse: ha imparato che sulla nave “si fa pipì seduti, tutti”. Vi giuro: deve fare la pipì seduto e lo racconta come se fosse la scoperta dell’America, dell’acqua calda e il primo viaggio sulla Luna. Tutto insieme. Vi rendete conto? La pipì sulla Flotilla si fa da seduti! Che scoop!
- Ho visto centina di partite di basket in cui viene utilizzato regolarmente il “var” per definire questioni spinose. E mai, dico mai, ho visto prendere una decisione platealmente sbagliata - soprattutto su questioni importantissime - dai tre arbitri in campo. Bene. Nel calcio -chissà come mai- neppure la tecnologia riesce a risparmiarci le polemiche del giorno dopo. In Milan-Bologna c’erano tre o quattro teste a vedere le immagini alla moviola eppure sono riusciti a prendere un abbaglio scandaloso. Ma perché invece di far scegliere alla sala Var cosa mostrare all’arbitro non si lascia al direttore di gara il comito di vedere tutte le immagini disponibili così da valutare l’azione dall’inizio? È così semplice. Molto più semplice. Ma il calcio sembra lo specchio di questo stramaledetto Paese: se una cosa è banale, occorre trovare il modo per complicarla.
- Stavolta sto con Fedez. Il quale su Jannik Sinner ha scritto una rima brutta, ma non offensiva. Semplicemente è sciocca, bambinesca, senza senso: inutile farne un caso di Stato, ecco. Lasciategli cantare quello che vuole, anzi: meno pubblicità gli regalate, meglio è.
- Guardate che la storia del Politecnico di Torino è veramente vergognosa. Orribile. Il rettore ha silurato un professore israeliano la cui unica colpa è stata affermare che l’Idf è uno degli eserciti più puliti al mondo. A parte che, se uno guarda il video, si vede che l’utilizzo del termine “pulito” deriva da una non elevatissima conoscenza dell’inglese. Ma poi anche considerasse l’Idf estremamente pulito, dov sarebbe il problema? Quale il reato? È forse vietato esprimere opinioni a favore di Israele nelle Università italiane? Si può essere solo contrari? Il fatto che nessuno veda questa orribile discriminazione mi fa capire come siamo arrivati veramente al limite. Ci sono mandrie di studenti, intellettuali o sedicenti tali incapaci di rispettare le opinioni altrui. Non ce la fanno proprio.
Vogliono solo che l'universo mondo s'inchini al loro potere culturale. Mamma che schifo.- Ovviamente invece a un Saviano che definisce Meloni “bastarda” o Salvini “ministro della Mala Vita” conferiamo riconoscimenti, onori e ospitate tv. Ma vi rendete conto?