Breve lezione di democrazia a Salis, gli inni nella sede FdI e Tommasi: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la polemica sui canti per il Duce, il dialogo secondo Saverio e il Ponte sullo Stretto

Breve lezione di democrazia a Salis, gli inni nella sede FdI e Tommasi: quindi, oggi...
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- Oggi versione “emicrania”, cioè breve.

- Che poi non capirò mai perché, sugli affitti brevi, la soluzione deve essere sempre “alzare le tasse”. Vuoi incentivare le locazioni di lungo periodo? Bene: tieni quella sugli affitti brevi al 21% e abbassi quella sui lunghi al 16%. Facile come bere un bicchiere d’acqua e per nulla impotente nel mare magnum della spesa pubblica italiana.

- Ilaria Salis sul Ponte sullo Stretto ha scritto: "La Corte dei Conti boccia il traballante progetto, un’opera ideologica fortemente voluta dal governo ma non altrettanto dalla popolazione, che giustamente avverte ben altre priorità”. La mia domanda ad Ilaria è questa: ma chi le dice che “la popolazione” non vuole quell’opera? Vorrei solo farle notare che nel programma di governo del centrodestra, presentato prima delle elezioni, c’era scritto che i partiti di maggioranza si impegnavano a “rendere l'Italia competitiva con gli altri Stati europei attraverso l'ammodernamento della rete infrastrutturale e la realizzazione delle grandi opere. Potenziamento della rete dell'alta velocità per collegare tutto il territorio nazionale dal Nord alla Sicilia, realizzando il ponte sullo Stretto”. Quindi, lo avevano promesso agli elettori e ora cercano di realizzarlo. Non so quale “popolazione” intenda la Salis, ma di certo la maggioranza ha conferito a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia l’incarico per realizzare quell’opera. E in democrazia, questa è una breve lezione che le doniamo gratis, governa chi vince.

- Ho visto il video della parlamentare del M5S che, presa dalla foga inclusiva, dice “studentesse e studentesi”. Studentessi. Così imparate a non volervi arrendere alla comodità di utilizzare il maschile universale.

- Non provo grande simpatia per Saverio Tommasi, ma ne rispetto il lavoro. Anche quando, più che fare il giornalista, mi sembra si trasformi in un attivista. Tuttavia trovo incomprensibile il motivo per cui - invitato ad un dibattito alla Bocconi sulla libertà di parola - ha rifiutato solo perché al suo fianco avrebbe parlato anche Daniele Capezzone. “Se è vero che non ho alcun problema a relazionarmi con chi la pensa molto diversamente da me” (siamo sicuri sia vero?), “scelgo di non farlo in un incontro pubblico dal vivo, dove anche soltanto la presenza legittima l'interlocutore. Esattamente come non andrei a discutere di Palestina in TV insieme a un colono”. E qui si dimostra tutta la presunta superiorità morale che certi intellettuali (se vogliamo chiamarli così) ritengono di avere sugli interlocutori. A loro non interessa cosa pensi. Non interessa se vuoi la libertà di esprimerlo come credi. No. A loro interessa solo se la pensi come loro, se tifi Ong, se vuoi aprire le porte a tutti e salire sulla Flotilla. Una persona davvero aperta al dialogo, andrebbe in tv a discutere di Palestina anche con un colono. O viceversa con un esponente di Hamas.

- Chi inneggia al Duce in una sede di FdI non è

cretino tanto perché "il fascismo è una cosa orribile". È un cretino perché dovrebbe essere a conoscenza del danno che un simile gesto può portare al partito che dice di rappresentare. Bene ha fatto FdI a cacciarli tutti.

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