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Il teorema del gip di Busto: "Mazzetta, filosofia aziendale"

In 64 pagine la ricostruzione: dalla nomina di Orsi voluta dal Carroccio alla "stecca" tornata all'ad. Nelle intercettazioni le pressioni sul Csm per cacciare il pm dell'inchiesta

Il teorema del gip di Busto: "Mazzetta, filosofia aziendale"

«L' Agusta Westland spa e per essa la sua dirigenza e Spagnolini in particolare sembrano essere consueti al pagamento di tangenti e vi è motivo di credere che tale filosofia aziendale si ripeta anche in futuro se non resa vana attraverso l'intervento cautelare». Enunciato come sopra il succo dell'inchiesta, il giudice preliminare Luca Labianca snocciola in 64 pagine il meglio delle scoperte su tutto il marcio di Finmeccanica.

PADANI PER ORSI
Luciano Zampini, amministratore delegato di Ansaldo Energia, descrive così la nomina del vertice di Finmeccanica: «Guarguaglini mi aveva detto che Letta e Berlusconi erano per la mia nomina, Tremonti non era in disaccordo, solo la Lega spingeva per Orsi (...) all'incontro che aveva preceduto la nomina di Orsi avevano partecipato Maroni, Giorgetti, Calderoli e Letta». E alla fine passò il nome di Orsi.

ILLAZIONE SULLA LEGA
Ancora Zampini racconta che una parte della «stecca» destinata ai militari indiani sarebbe tornata nella disponibilità di Orsi. «Hasckhe fece in particolare un'illazione. Mi disse che “la retrocessione che mi è stata richiesta magari servirà ad Orsi per ricompensare la Lega”».

WHISKY AGLI AMERICANI
Dopo avere sconfitto gli americani nella gara per gli elicotteri, Orsi li incontra al ristorante a Delhi, e manda loro una bottiglia di whisky con la scritta «Non sempre si può vincere». «Conoscendo gli americani - dice Zampini - se la saranno legata al dito».

GRAZIE MAURITIUS
I due intermediari svizzeri, Hasckhe e Gerosa, si mostrano tranquilli perché i segreti della tangente sono nascosti alle Mauritius: «Speriamo che alle Mauritius non scoprano niente, alle Mauritius ci vogliono dei tempi... guarda il processo Berlusconi quanto vanno avanti, magari siamo già morti». «Comunque è chiaro che ci facciamo scuoiare vivi prima che si faccia mezza parola».

IL DIVANO DELLA MAMMA
Hasckhe si confida con l'amico Gerosa sul nascondiglio della documentazione: «Io ho dato tutto a mia mamma». Ovviamente, al momento della perquisizione i carabinieri vanno anche dalla mamma. Hasckhe finge un malore buttandosi sul divano letto. Lo fanno alzare e sotto il divano trovano tutte le carte».

DICIOTTOMILA PIEDI
Interrogato dai pm, Hasckhe confessa di essere intervenuto sui militari indiani per modificare la gara d'appalto, che prevedeva elicotteri in grado di volare a 18mila piedi, mentre gli italiani si fermano a 15mila: «Quando la gara è uscita ho informato Orsi o Lunardi che il requisito era stato abbassato, il che rimetteva Agusta in gara insieme a russi e americani».

PRONTO CARROCCIO
Scrive il giudice: «Sull'utenza cellulare di Orsi sono state intercettate diverse telefonate con esponenti politici di quel partito (la Lega Nord, ndr) che dimostrano una certa vicinanza dell'Orsi a quel partito».

GIUDICI A LIBRO PAGA
«La logica intessuta dagli indagati per sviare il corso delle indagini pone solide basi innanzi tutto nell'utilizzo di magistrati in pensione che nella loro carriera avevano ricoperti incarichi di vertice», scrive il gip. E cita Giuseppe Grechi e Manuela Romei Pasetti, ex presidenti delle corti d'appello di Milano e Venezia. La seconda avrebbe lasciato gli incarichi al ministero per entrare negli organismi di vigilanza di Finmeccanica, e per la promessa di un posto in consiglio di amministrazione. Orsi, in una telefonata all'ex ministro Siniscalco, sponsorizza la nomina della Romei Pasetti a «ulteriori incarichi». Orsi e la Romei Pasetti sono intercettati: «Si evince la volontà di contattare» il pm di Busto Arsizio titolare delle indagini «per carpirne la strategia difensiva».

VIA QUEL PM
Durante un incontro tra Orsi e i due ex magistrati, vengono intercettate le telefonate a una utenza del Csm per spingere per la nomina di un procuratore a Busto Arsizio che prenda il posto di Eugenio Fusco, considerato troppo zelante.

STRATEGIA DI COMUNICAZIONE
Inferocito per gli articoli sul caso Finmeccanica, Orsi programma col suo portavoce una campagna di stampa difensiva: «Se loro ci dicono ho bisogno di venti giornalisti per un mese a me va bene, pagheremo quello che ci vogliono».

E dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi Orsi ottiene la promessa di un intervento sul Sole24Ore, dove vengono pubblicati troppi articoli sull'indagine di Busto.

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