Tragedia a Castellamare di Stabia (Napoli)la storia

Sarebbe dovuto essere il giorno più bello della sua vita, quello del matrimonio, che ogni donna sogna. Abito bianco, velo che copre il viso, un bouquet tra le mani e sull'altare l'uomo della tua vita che ti aspetta. Una navata da percorrere e l'organo che suona. Una giornata che si vorrebbe bloccare e non lasciare scorrere, un momento che vorremmo infinito e che invece per Fortuna, 36 anni, è stato troncato violentemente.
Fortuna, un nome che in questa circostanza suona fuoriluogo, è morta subito dopo aver consumato il banchetto nuziale insieme a parenti ed amici in un ristorante di Castellammare di Stabia (Napoli).
La causa del decesso sembra essere stato un infarto. Dopo i festeggiamenti, la coppia era salita nella camera d'albergo prenotata per la notte, la prima da marito e moglie. Ma dopo pochi minuti la sposa ha accusato un malore e si è accasciata davanti agli occhi increduli del marito, che ha subito allertato il 118. I medici non hanno, però, potuto fare nulla.
La ragazza era figlia di un artigiano della cittadina a nord di Napoli e dipendente di una nota sartoria di abiti da uomo, l'azienda Isaia. Era fidanzata con un ragazzo che abitava a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. «Un amore di vecchia data - raccontano i conoscenti - nato probabilmente tra i banchi di scuola, e che ieri avrebbe dovuto dare inizio ad una nuova vita insieme».
Ma le cose sono andate diversamente. «Chi vi ha partecipato ha parlato di una cerimonia bellissima - afferma uno dei vicini di casa ella giovane - Fortuna attendeva con ansia e trepidazione questo giorno, e voleva che fosse indimenticabile. Ed invece è andata come è andata. Suo marito è distrutto. L'ho incrociato sulle scale e non sa darsi pace».
E come potrebbe «darsi pace»? Il giorno del matrimonio, per ogni sposa, arriva e non aspetta altro che essere vissuto. Intensamente. Dal primo all'ultimo minuto. Dal momento del «trucco e parrucco» della mattina, alla cerimonia in chiesa, fino al rientro a casa, stremata dalla stanchezza, ma estremamente felice, sdraiata accanto al tuo «finalmete marito». Un giorno atteso da molto tempo, una meta da raggiungere e da oltrepassare, il preludio di una vita insieme, la fine di una fase della tua vita e l'inizio di un'altra.
Per la ragazza, il giorno del matrimonio però non è stato un arrivederci ai parenti prima del viaggio di nozze, ma un addio. Non l'alfa, ma l'omega. La sorte ha fatto sì che il giorno di un nuovo inizio si trasformasse in una finale tragico.


Nel frattempo la salma della donna è stata trasferita nella sala mortuaria dell'ospedale di Castellammare di Stabia. Il magistrato di turno è in attesa di un primo referto medico per capire se disporre o meno l'autopsia della giovane.

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