Politica

A tre anni ucciso da un pirata davanti ai genitori

RavennaMorire a 3 anni non ancora compiuti, investito da un auto pirata. Morire dopo un'allegra giornata di mare con mamma e papà. Il piccolo Gionatan La Sorsa aveva ancora la sabbia tra i piedi e i ricordi di palette e secchielli quando il destino lo ha incrociato senza dargli scampo. Un sorriso spezzato che adesso ha letteralmente raggelato il sangue a Ravenna dove dalle 21 di domenica è partita una gigantesca caccia all'uomo. Si cerca una Mercedes, probabilmente con targa straniera. Nera. É il colore dell'auto, ma anche del tunnel nel quale i genitori di Gionatan sono piombati da quando il loro piccolo è stato investito a Ponte Nuovo, sulla via Romea Sud, proprio sotto gli occhi della madre e del padre. Un volo di circa 80 metri: trascinato sull'asfalto nel traffico del rientro dalle spiagge. Il piccolo, secondo le prime ricostruzioni degli agenti, stava attraversando la strada con la madre verso casa, l'auto con il padre e il fratello più grande a bordo dall'altra parte della carreggiata. Per qualche motivo Gionatan fa per tornare verso l'auto. In quel momento passano due auto: la prima lo evita, la seconda invece non riesce e sterzare e dopo averlo travolto lo trascina per alcune decine di metri. La scena è straziante: il padre si dirige verso il bimbo. L'auto, dopo aver impattato, rallenta, sembra fermarsi. Poi, dopo una frazione di secondo, l'autista si rende conto dell'accaduto. Ingrana la prima e sfreccia via verso Classe mentre il padre lo implora di fermarsi. Gionatan è riverso al suolo, i soccorsi lo portano all'ospedale dove però muore poco dopo. Del pirata neanche l'ombra. È a quel punto che la polizia municipale inizia a diramare la descrizione dell'auto, che dovrebbe essere ammaccata dopo l'impatto. Ieri mattina, dopo una notte passata invano a cercare tracce di quella Mercedes, si è svolto un vertice in Procura a Ravenna per fare il punto sullo stato delle indagini e delle ricerche con il pm di turno domenica sera, il sostituto procuratore Isabella Cavallari, la polizia municipale, la squadra mobile della polizia e i carabinieri del reparto operativo del nucleo investigativo. Nel corso della giornata di ieri i familiari hanno alternato lo strazio agli appelli all'investitore: «Si costituisca, poi magari saremo anche pronti a perdonarlo, se è un padre non può non avere un sussulto di coscienza – ha detto il nonno, Stanislao La Sorsa, a Sky - perché tanto l'odio non porta a nulla». L'uomo però non dimentica come quella strada fosse da tempo tra le più pericolose della riviera: «Il Comune lo sa che questa è una strada pericolosa...». Anche la madre di Gionatan, Fabiola, si fa viva su Facebook: «Non può essere successo». Un post secco, incredulo, nel quale compare la foto del piccolo. E mentre il deputato Pd Edoardo Patriarca chiede che finalmente venga introdotto il reato di omicidio stradale attraverso una revisione del codice della strada, l'Asaps, associazione sostenitori amici polizia stradale che ha sede a Cesena, ricorda che in 5 mesi sono stati 383 gli incidenti causati da pirateria.

Intanto la caccia alla Mercedes nera continua.

Commenti