Cronache

Tutti pazzi per il Babasucco l'elisir (afrodisiaco) dei vip

Bibite centrifugate a base di prodotti naturali. Fanno bene al corpo e all'anima. Attori, sportivi e fashion maker le amano. Ecco perché

Tutti pazzi per il Babasucco l'elisir (afrodisiaco) dei vip

Stefano Gabbana l'ha fatto per 45 giorni di fila: un record. Ennio Capasa lo fa quattro volte l'anno ogni volta per dieci giorni mentre Victoria Cabello al terzo giorno si è fatta beccare con l'aperitivo in mano e non stava nemmeno girando lo spot con lo scimmione. Poi c'è l'industriale di Biella che lo fa ritirare dall'autista in Piazza Duomo e agli amici confida di utilizzarlo al posto del viagra e la moglie dell'oligarca russo che per farlo passa una settimana in una suite del SevenStars Galleria, l'albergo a sette stelle aperto nel cuore di Milano. Il Babasucco è la dieta del momento nella capitale della moda italiana, un regime altamente disintossicante che prevede di consumare nell'arco della giornata solo sei centrifugati di frutta e verdura preparati e consegnati a domicilio quotidianamente. «Chi non ce la fa la sera può anche mangiare un pugno di riso integrale oppure una piccola porzione di pesce bollito, ma sarebbe meglio di no: il nostro corpo ci mette 18 ore per digerire un boccone» spiega Glauco Isella, il giovane imprenditore lombardo che ha avuto l'idea di mescolare la naturopatia con il glamour, la moderna religione della magrezza con i più antichi precetti dell'ayurvedica, la cucina macrobiotica con la moda Usa del juicing, ovvero l'alimentazione a base di succhi che mette a riposo e rigenera l'organismo.
La sua storia ha fatto il resto perché lui è talmente esperto di terapie naturali o scienze di frontiera da essere soprannominato Baba, nome indiano per indicare «colui che si prende cura degli altri». Racconta infatti di aver cominciato alle elementari grazie alla mamma sessantottina che gli faceva mangiare noiose focaccette macrobiotiche invece delle appetitose merendine dei suoi compagni. «Ero esasperato - ricorda - parlavo spesso con mia sorella di cibi e bevande proibite: appena abbiamo avuto l'età ci siamo fiondati sulle peggiori schifezze del mondo. Poi entrambi abbiamo fatto un passo indietro o, per meglio dire in senso evolutivo, avanti. Lei adesso tiene corsi di cucina vegana per mamme che non vogliono avvelenare i figli col junk food mentre io ho messo a punto il Babasucco». Detta così suona facile ma in realtà per arrivare a 6 succhi Glauco ne ha fatti almeno 600 mettendo a frutto (è proprio il caso di dirlo) seminari e corsi con i massimi esperti mondiali di alimentazione naturale. Tanto per dare un'idea ha vissuto quasi due anni nei Pirenei con Renè Levy, l'ultimo discepolo (è morto solo un anno fa) di George Ohsawa, lo scrittore giapponese che ha spiegato agli occidentali i principi della macrobiotica. Poi ha studiato terapia alimentare con Martin Halsey, il biologo americano ed ex campione di basket che ha fondato «La sana Gola», scuola di cucina con annesso ristorante bio-vegano. A tutto questo che in qualche modo profuma ancora di patchouli, gonne a fiori e zoccoletti da radical chic, lui ha unito un istintivo buon gusto e un senso del marketing fuori dal comune. Così il packaging del Babasucco è un sapiente mix tra il cestello del lattaio e l'estetica di Muji, la raffinatissima multinazionale di articoli da cancelleria, arredamento, design e abbigliamento con negozi in tutto il mondo. «Ad attirarmi è stata proprio l'estrema qualità di un prodotto così ben confezionato» racconta Ennio Capasa che è stato uno dei primi a sperimentare il metodo e lo definisce con un felice ossimoro: «il digiuno che nutre». Poi sono arrivati tutti gli altri addetti ai lavori della moda di cui Isella non vuole dire il nome ma che alla fine si autodenunciano postando foto e racconti sui social network. Tra questi c'è l'illustratrice e fashion blogger francese Garance Dorè oppure il fotografo Tommy Ton del sito Style.com che in vista delle imminenti sfilate di Milano hanno già prenotato la cura da 5 giorni.
«Si può fare anche da tre, ma l'ideale è 10, cambia veramente la vita» sostiene lui raccontando che ci si sgonfia più che dimagrire (noi però sappiamo che anche donne magrissime come Goga Askenazy oppure Anna Dello Russo hanno perso peso con il Babasucco) e soprattutto ci si disintossica rigenerando in modo potente il sangue. Infatti un recente studio universitario dimostra che l'emoglobina è identica alla clorofilla, per cui nutrendosi di sole sostanze vegetali si stimola il ricambio sanguigno. «In Kerala ho trovato gente che fa essiccare la clorofilla, ma la pianta che ne contiene di più è la cicoria. Se penso che Provenzano è stato arrestato mentre si cucinava un piatto di cicoria muoio dal ridere: il capo dei mafiosi come un maestro di naturopatia» conclude. La cura costa 60 euro al giorno per i succhi e 85 euro per i due kit di integratori. Per ora si può fare solo a Milano, ma Isella sta spensando ad allargare il business. Pronto a insidiare la Tisanoreica di Gianluca Mech? «Impossibile - risponde - quella è una dieta che funziona alla grande, mentre il Babasucco è un giusto compromesso tra il digiuno depurativo e la vita moderna».

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