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"Umanità e fermezza". Berlusconi traccia la via per contrastare le immigrazioni illegali

Nel giorno del Consiglio dei ministri a Cutro Berlusconi ha ricordato gli impegni dei suoi governi e fatto un plauso all'esecutivo Meloni per i provvedimenti adottati

"Umanità e fermezza". Berlusconi traccia la via per contrastare le immigrazioni illegali

Nel giorno del Consiglio dei ministri a Cutro Silvio Berlusconi è intervenuto con un post su Facebook nel quale ha ribadito la posizione del suo partito, Forza Italia. Il Cavaliere ha sottolineato un concetto fondamentale, ossia che "l'immigrazione è un fenomeno epocale e inevitabile ma come tale deve essere governato e non subìto". Anche i governi guidati dall'ex premier hanno dovuto affrontare il problema: "Umanità e fermezza sono i due principi che, insieme, hanno contraddistinto l’azione di Forza Italia quando è stata chiamata a governare il nostro Paese e continuano ad esserlo ancora oggi, dopo che, ancora una volta, ci siamo ritrovati - attoniti - a piangere i bambini annegati a Cutro".

Come evidenzia l'ex presidente del Consiglio, se da un lato è necessario rafforzare e semplificare le vie legali, per governare il fenomeno migratorio è necessario contrastare "con determinazione le vie illegali, o quelle situazioni che dovremo continuare a perseguire fino a quando saremo finalmente capaci di azzerare le partenze e, di conseguenza, i caduti in mare". Ed è questa la linea che sta perseguendo l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni: "Il decreto predisposto dal governo di centrodestra va nella giusta direzione". Lo stesso Berlusconi spiega che si tratta di un passo in avanti, che "potrà forse essere risolutivo, ma dimostra, ancora una volta, che un grande Paese democratico come il nostro deve ritrovare la capacità di organizzarsi per fermare la ormai continuativa tratta di esseri umani".

Per farlo, il governo deve ritrovare "l’autorevolezza internazionale necessaria per coinvolgere tutti i Paesi dell’Unione Europea nella sacrosanta difesa dei confini meridionali del nostro Continente". Questo cammino presuppone anche la stipula, "come Ue, con tutti i Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo, dei trattati che li impegnino ad una rigorosa sorveglianza delle loro coste per impedire le partenze dei migranti". Una strada che, per altro, è stata anche già percorsa, proprio dagli esecutivi guidati dal Cavaliere, come da lui stesso ricordato: "Questo è quello che il nostro governo attuò, tra l’altro con il mio personale impegno nei Paesi interessati, con il risultato di quasi azzerare gli arrivi di migranti in Italia. Nel 2010 furono soltanto 4.

400".

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