"Non è stata abolita". Il ministro smaschera la propaganda su 18app

Il ministro della Cultura interviene nel dibattito sul bonus cultura: “L'emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione”. L’opposizione protesta

"Non è stata abolita". Il ministro smaschera la propaganda su 18app

Nessun addio alla 18App, nonostante la propaganda mediatica dell’opposizione. Il bonus cultura verrà ridefinito, riformulato, ridisegnato: a intervenire nel dibattito anche il ministro Gennaro Sangiuliano. L’obiettivo è superare le criticità emerse in questi anni, l’emendamento presentato da Fratelli d’Italia al disegno di legge di bilancio resta un emendamento di un partito: "L'emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione sulla cosiddetta App18 che così com'è mostra criticità". Raggiunto da Italpress, Sangiuliano ha evidenziato: "È necessario ridefinirla e rinominarla, affinché questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica. Penso che vada introdotta una soglia ISEE che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati".

“Abolizione 18app è una fake news”

Soffermandosi sulle migliorie per 18App, Sangiuliano ha posto l’accento sulla necessità di mettere a punto un vero meccanismo anti-truffe e di riperimetrare gli ambiti di utilizzo a consumi davvero culturali “evitando aspetti grotteschi”. Il titolare della Cultura ha rimarcato di voler lavorare su tutto ciò insieme agli operatori del mondo della cultura, con l’ambizione di dare via a “una vera Carta della Cultura per i giovani”.

Sulle polemiche delle ultime ore è intervenuto anche Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati in quota Fratelli d’Italia. “Non aboliamo la 18App, è una fake news”, la sua precisazione a Rai News 24:“Verrà fatta una nuova Carta con criteri più trasparenti ed equi, perché c'è anche il tema sociale”. Inoltre, Mollicone ha sottolineato che la nuova Carta potrebbe essere legata all’Isee ma gli interventi potrebbero essere perfezionati insieme alle forze dell’opposizione: “Noi vogliamo solo un provvedimento più giusto ed efficiente, che si possa estendere nell'applicazione”.

L’opposizione continua la protesta

Nonostante le precisazioni del caso, parte dell’opposizione continua la campagna contro il governo. “Le motivazioni con cui il ministro Sangiuliano tenta di giustificare l'emendamento di Fratelli d'Italia che cancella 18app sono gravi e incomprensibili”, la posizione della renziana Elena Bonetti: “Lascia attoniti vedere un Ministro della cultura che anziché aggiungere risorse per promuovere la cultura tra le nuove generazioni accetta che venga distrutta una misura che tutta Europa ci copia”. Raffaela Paita, sempre in quota Iv, chiede il ritor dell'emendamento.

Non poteva mancare il commento del M5s.

La capogruppo a Palazzo Madama Barbara Floridia ha invitato il governo a raccogliere l'allarme sulla possibile abrogazione del bonus cultura, considerando che l'intera filiera culturale conta sugli introiti legati a 18App:"Saremo a fianco del mondo del libro e della cultura in generale che chiede al governo di tornare sui suoi passi. Dopo la pandemia il settore culturale va sostenuto con misure che si dispiegano nel tempo, a maggior ragione in questa fase di crisi energetica e di calo generalizzato dei consumi".

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