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Via 18app, arriva Carta cultura: cosa succede davvero al bonus per i giovani

Da sinistra hanno alzato la voce contro la maggioranza per la 18app ma il governo sta lavorando a una misura più efficace per il sostegno di giovani e cultura

Via 18app, arriva Carta cultura: cosa succede davvero al bonus per i giovani

Come spesso accade quando c'è al governo una forza politica diversa da quelle di sinistra, questi danno vita a polemiche pretestuose pur di viziare l'opinione dell'elettorato. Questo è quanto è accaduto nelle ultime ore per quanto riguarda la cosiddetta 18app, il bonus da 500 euro che finora viene erogato ai neo 18enni per tutti quei beni che sono stati inseriti nel computo degli elementi inseribili nel mondo della cultura. Ma la verità, come spesso accade in questi casi, non è quella che viene spunta da chi è in cerca di un modo per erodere i consensi del governo, che continua a crescere in tal senso tra gli elettori.

Infatti, sebbene nella manovra di Bilancio sia stato presentato da Fratelli d'Italia un emendamento per la sua eliminazione, è allo studio un'alternativa maggiormente efficace, che potrebbe chiamarsi Carta cultura. "Un misura volta a tutelare dallo snaturamento delle finalità dell'applicazione che viene largamente utilizzata per l'acquisto dei libri di testo. Per questo, riteniamo debba essere revisionata e potenziata concordando con le categorie produttive della cultura", si legge in una nota firmata da Federico Mollicone, Rossano Sasso e Rita Dalla Chiesa. Un cambiamento che sarebbe già al vaglio del governo, sul quale il ministro Sangiuliano sarebbe all'opera.

I primi di gennaio potrebbe già esserci un incontro con le categorie per definire le linee di questa nuova carta, "senza abusi e con il sostegno anche per l'acquisto di libri scolastici". Il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, il capogruppo della Lega in VII Commissione, Rossano Sasso, e il capogruppo di FI in VII Commissione, Rita Dalla Chiesa, hanno spiegato: "Il parlamento darà massima priorità al sostegno della filiera culturale, come teatro, musica, cinema, editoria libraria e patrimonio culturale privato come le dimore storiche. La volontà del Parlamento è quella di revisionare la 18app e introdurre politiche di incentivo alla domanda di cultura più generali, che possano sostenere i consumi culturali nella crisi in corso".

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