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Veneto, vandalizzata la sede di FdI nel giorno del voto

Insulti e scritte sulle vetrate a Mestre. "Un atto gravissimo da parte di chi conosce solo il linguaggio della violenza". Condanne anche dal Pd

Veneto, vandalizzata la sede di FdI nel giorno del voto
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Atto vandalico nella notte a Mestre, con le vetrate della sede di Fratelli d'Italia Veneto in via Fradeletto deturpate con scritte e insulti.

Immediata la condanna del senatore Luca De Carlo, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia: "Un atto gravissimo, proprio nel giorno delle elezioni. Il solito attacco meschino da parte di chi non ha nulla da dire e conosce solo il linguaggio della violenza. A tutti loro voglio dire solo una cosa: il vostro livore non fermerà l'onda tricolore".

"Quanto accaduto questa notte alla sede regionale di Fratelli d’Italia Veneto, a Mestre, è un fatto gravissimo e assolutamente inaccettabile. Colpire una sede politica significa colpire un presidio di democrazia, un luogo di confronto civile e libero — tanto più in una giornata elettorale", ha dichiarato Elisabetta Gardini, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, che aggiunge: "Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza agli iscritti, ai dirigenti e ai militanti che ogni giorno lavorano con impegno, senso di responsabilità e dedizione. Gesti di intimidazione o violenza non scalfiranno la nostra determinazione né la passione con cui continuiamo a difendere i valori in cui crediamo".

"Si tratta dell'ennesimo gesto codardo di chi approfitta dell'ombra e della notte per offendere e sfregiare", sottolinea il senatore veneziano Raffaele Speranzon, vice capogruppo vicario a Palazzo Madama di Fratelli d'Italia, "Non è la prima volta che la nostra sede viene attaccata e vandalizzata, ma la particolarità di questo evento è la sua temporalità; si è deciso di lanciare un messaggio di intimidazione proprio mentre la gente sta andando a votare, in modo che tutti potessero vedere. È chiara la matrice sinistra delle scritte, che evidentemente non ci intimidiscono. Preoccupa invece il crescente clima di tensione che sta infiammando le piazze e i tanti episodi come questo che si stanno registrando in varie parti d'Italia". Speranzon, che si è recato sul posto, ha posto l'accento sulla "precisa strategia". Secondo il senatore "una precisa parte politica a corto di argomenti democratici" ha deciso "di far parlare la violenza tra caos, tensioni e cortei pacifisti Pro Pal che mettono a ferro e fuoco le città, oltre ad alzare il livello delle minacce, come successo oggi nel caso della nostra sede". "Minacce che non ci spaventano, anzi ci rendono più determinati nel proseguire la nostra azione di governo", assicura. "In ogni campagna elettorale il clima viene avvelenato con episodi come questo, e questo è l'ennesimo. Colpire direttamente la nostra sede principale, massima espressione del partito sul territorio, è però un segnale pesante", commenta Fabio Raschillà, responsabile di Fratelli d'Italia Venezia.

Condanne sono arrivate anche dal Partito democratico: "Desidero esprimere tutta la mia solidarietà e il mio sdegno per quanto accaduto, nella notte, alla sede di Fratelli d'Italia a Mestre", ha detto il segretario metropolitano del Pd di Venezia, Matteo Bellomo, "Ho appeso solo in queste ore quanto accaduto.

Purtroppo episodi di questo tipo si stanno ripetendo con crescente frequenza e vanno tutti fermamente e unanimemente condannati. Le differenze politiche si manifestano attraverso il confronto e il voto democratico che invito, dunque, a non disertare".

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