Sono stato un alieno. Per un giorno. Irresistibilmente mi sento attratto da sempre dagli alieni. E ieri mi sono tolto lo sfizio di entrare in orbita con loro. Ho alzato un'ala di gabbiano e mi sono infilato dentro un'astronave. Mi sono perfettamente sentito a mio agio dentro quell'abitacolo, un accogliente guscio di carbonio. E poi. Poi ho messo in moto. Almeno, penso di aver messo in moto, perché il rumore del motore non si è mai sentito.
Tranne quando ho sfiorato la leva del cambio e sono passato alla posizione sport. Allora sì che il ruggito della Bmw i8 si è fatto sentire. Eccola qui la mia ingenuità tutta terrena, un attimo di distrazione ed ecco che mi è sfuggito il nome della mia «astronave». Quindi?
Quindi tanto vale ammettere di aver goduto di un'opportunità unica per un giornalista che, abitualmente, non si occupa di motori: salire a bordo di una vettura «spaziale», che sul mercato giunge con un prezzo base di 130 mila euro. E ammettere anche di essere riuscito, persino, a guidarla. Non da tecnico, non come uno di quegli invidiabilissimi ma leggermente, non me ne vogliano, un po' impallinati colleghi, in grado di cogliere il minimo sussulto della valvolina sofferente di raffreddore allergico. Ma da automobilista di ordinario viavai sulle strade del mondo. Che ai rumorini delle sue vetture non ci ha mai fatto caso, anche perché non ha mai saputo interpretarli. In orbita, dunque. Ma con leggerezza. La leggerezza di un novello Pegaso (sarà stato per merito di quelle ali di gabbiano) e la dolcezza di un tappeto che sembrava sfiorare il terreno, con un centro di gravità particolarmente basso (46 centimetri da terra) e un peso complessivo della «vettura» di 1.490 chili. Certo, a dirla proprio tutta, io non l'ho guidata la Bmw i8, piuttosto mi sono lasciato guidare da lei. Le ho parlato, soprattutto nel viaggio di ritorno, quando il simpatico collega che si era alternato con me alla guida nel viaggio di andata, mi ha lasciato solo.
E ho provato ad ascoltare anch'io i suoi sospiri e i suoi sussurri interrotti «time to time» dalla severa voce del navigatore che mi indicava la strada del ritorno dalla Franciacorta, meta del nostro test-drive. Ma che soprattutto oltre a indicare, mi invitava a tornare e a riportare al quartiere generale Bmw di San Donato Milanese la «mia» navicella spaziale. So che vi aspettate qualche dettaglio «piccante». Vi aspettereste, per esempio, che vi dicessi che le dimensioni di questa coupé supersportiva sono di 469 centimetri di lunghezza, 194 di larghezza per un'altezza di 130 centimetri e che il potente sistema ibrido plug-in (sapessi esattamente che cosa significa ve lo spiegherei meglio) formato dalla tecnologia Bmw eDrive e dal motore a benzina a 3 cilindri Bmw TwinPower Turbo da 1.5 litri, unisce i vantaggi del motore elettrico e di quello a benzina. Potrei anche aggiungere, questo lo so, è farina del mio sacco, che il motore a benzina è un tre cilindri turbo da 1.5 litri di cilindrata, in grado di erogare 231 cavalli e che ancora l'autonomia in modalità esclusivamente elettrica è di 35 chilometri con una velocità massima limitata a 120 km/h. E ancora che l'autonomia complessiva, sommando motore elettrico e turbo benzina, raggiunge i 501 km in modalità Normal, una delle tre disponibili insieme alla Sport e alla Eco-pro e, per far felici altri alieni, che l'accelerazione da zero a cento è completata in 4,4 secondi. E così anche se gli alieni, e io non c'entriamo nulla, sono convinto che potremmo essere, come dire, due opposti che si attraggono considerato che la Bmw i8 unisce il meglio di due mondi, offrendo prestazioni sportive con consumi ed emissioni ridotti. Ancora una cosa. Sono andato in orbita, è vero.
Ma ho avuto anche il tempo di guardami attorno e di vedere come gli altri, gli abitanti della Terra, guardavano la mia vettura spaziale. É stato un fermo immagine unico. Ho visto cose che voi umani non vi immaginereste: gente che è rimasta con le frasi a metà, che ha incespicato per guardarci, che ha lasciato il martello o la pala a mezz'aria, come in un magico incantesimo potteriano.
E ho visto un'innocua signora al volante di una Panda, ebbene sì ci sono anche le Panda sulla Terra, che si è affiancata al
semaforo, ha girato il collo quasi di 360 gradi e poi, all'invito del collega a guardare anche l'altra «navicella» che ci seguiva è come se avesse esclamato atterrita: «Uno (alieno) va bene, ma due non ce la posso fare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.