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Volantini anti treno in stazione «Se voli hai tempo per il relax»

Volantini anti treno in stazione «Se voli hai tempo per il relax»

Sulla tratta Roma-Milano fra aereo e treno è lotta all'ultimo passeggero. Perché da quando esiste l'alta velocità ai fan irriducibili del treno, compresi quelli che hanno paura di volare, nelle carrozze del Frecciarossa (Trenitalia) e dell'Italo (Ntv) si sono aggiunti anche tanti «pentiti» dell'aereo, allettati dal confort di un viaggio più lungo ma non spezzettato con mezzore abbondanti di pullman o taxi, tempi morti, fastidiosi stop and go all'imbarco e ai controlli di sicurezza, lunghe camminate nei fingher, attese al ritiro bagagli, eccetera eccetera. Per non parlare del confronto fra le poltroncine del treno e i sedili dell'aereo.
A colmare la misura, devono aver pensato al quartier generale dell'Alitalia, è stato Silvio Berlusconi, che per spostarsi da Milano a Roma prendeva sempre l'aereo (oltretutto privato) e che un paio di settimane fa è arrivato nella Capitale con un Frecciarossa, soddisfatto dal viaggio «comodissimo».
E quindi l'Alitalia, tuttora padrona assoluta del collegamento Linate-Fiumicino, ha sferrato una campagna pubblicitaria che colpisce la concorrenza al cuore. Ieri mattina (nelle stazioni milanesi di Centrale e Porta Garibaldi e in quelle romane di Termini e Tiburtina) decine hostess della compagnia hanno distribuito volantini che illustrano la comparazione cronometrica fra un viaggio in aereo e uno in treno. Nel depliant si propongono tariffe scontate mettendo a confronto i tempi medi di percorrenza aereo-treno sulla Roma-Milano da casa a destinazione. Tre ore e 20 minuti in entrambi i casi, ma provocatoriamente Alitalia inserisce nella colonna del viaggio in aereo anche 40 minuti per un «massaggio shiatsu» e 25 minuti per «comprare un regalo a mia moglie», concludendo «è vero in treno e in aereo ci si mette lo stesso tempo».
E lunedì mattina centinaia di cartoline pro-aereo con il quiz «sai qual è la traiettoria più veloce per unire due punti?» erano state distribuite a bordo dei treni Frecciarossa e Italo in partenza dalle grandi stazioni ferroviarie di Roma e Milano. La risposta al quesito è sempre la stessa: un volo di 70 minuti a 99 euro. E in più un coupon per uno sconto del 20% sul prezzo della tratta.
Ma fra promozioni, offerte speciali, abbonamenti e riduzioni varie, con un po' di fortuna si può viaggiare in treno fra Roma e Milano a partire da 35 euro. E gli addetti ai lavori dicono che ormai sulla tratta Roma-Milano la concorrenza treno-aereo esiste eccome, che il 70% viaggia in ferrovia e solo il 30% vola ancora e che forse solo l'Antitrust non s'è ancora resa conto. Speriamo, da non addetti ai lavori, che non si accorga neppure che per le famiglie (basta muoversi in tre) l'auto resta, nonostante il pedaggio dell'autostrada (38 euro) e il prezzo esorbitante di benzina e gasolio (per i 580 chilometri che separano la Capitale da Milano servono quasi 100 euro di carburante), la soluzione più economica.
Il discorso cambia, ovviamente, se si considerano tutte le opzioni di volo fra gli aeroporti milanesi (Linate, Malpensa e Orio al Serio) e quelli romani (Fiumicino e Ciampino), per le quali si trovano biglietti di sola andata a 18 euro. Ma Linate-Fiumicino resta, per almeno altri sei mesi, monopolio Alitalia. Con buona pace, anche qui, dell'Antitrust.
L'iniziativa della compagnia aerea, comunque, è stata digerita male dalla concorrenza. La responsabile della comunicazione esterna delle Ferrovie dello Stato, Daniela Carosio, ha lamentato che «la vicenda ha seguito regole non corrette».

E la compagnia di Montezemolo e Della Valle affida la sua reazione all'amministratore delegato, Giuseppe Sciarrone, che parla di «iniziative inutili e controproducenti per chi le fa e non di massimo gusto perché i viaggiatori scelgono sempre a ragion veduta».

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