A poco più di due mesi dalle elezioni politiche, il Pdl stacca qualsiasi avversario politico e tira la gran volata del centrodestra. Il Pd, troppo preso a ricostruire un partito senza più leader e a tener insieme troppe correnti che scalpitano per una rottura, continua perdere consensi spingendo il proprio elettorato verso l'ala radicale della sinistra. Beppe Grillo paga le divisioni interne al movimento e vede sbriciolarsi quel 25,6% incassato dai Cinque Stelle alle politiche.
Il quadro politico tratteggiato da Renato Mannheimer per il Corriere della Sera premia un centrodestra rafforzato dal senso di responsabilità dimostrato dopo le urne e l'impegno di Silvio Berlusconi in prima linea che ha "costretto" il premier Enrico Letta ad adottare il piano economico stilato in campagna elettorale. Il primo punto, l'eleiminazione dell'Imu sulla prima casa, è già stato portato a casa. Adesso, come ha spiegato lo stesso Cavaliere ieri pomeriggio a Brescia, bisogna evitare l'innalkzamento dell'Iva dal 21 al 22%, detassare le assunzioni dei giovani e riformare Equitalia. Non deve quindi stupire se il centrodestra è in continua salita: in caso di elezioni anticipate, infatti, otterrebbe un risultato tondo. Ad oggi i consensi del Pdl oscillano tra il 27 e il 30%. "Dal 16% attribuito nel novembre del 2012, il Cavaliere era riuscito già in gennaio a passare al 19%, per ottenere poi alle elezioni il 215", spiega Mannheimer sottolineando come il leader del Pdl sia riuscito a recuperare una buona parte di quell'elettorato che lo aveva votato nel 2008 dandogli il 37,4% dei consensi. Ad oggi, invece, l'intera coalizione di centrodestra raggiungerebbe il 35,6%: la Lega Nord sarebbe infatti intorno al 41% e Fratelli d'Italia al 2%.
Se il Cavaliere sorride, il centrosinistra piange. Il Pd è senza alcun dubbio la forza politica che perde il maggior numero delle preferenze collocandosi sotto il 24%. "Qualcuno sembra migrare verso sinistra - spiega il sondaggista - come mostra l'incremento di voti (che supera il 5%, a fronte del 3,2% ottenuto alle elezioni)". Ed è proprio grazie al partito di Nichi Vendola che il centrosinistra riesce sostanzialmente a "compensare" le perdite e a evitare il tracollo.
Sulla stessa scia anche i Cinque Stelle che scendono sotto il 24%. Secondo Mannhaimer, il guru pentastellato paga "le fratture che nelle ultime settimane si sono manifestate" all'interno del movimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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