Interrogato Gotti Tedeschi «Ho chiarito l’equivoco»

Trasparenza e rispetto delle regole. È quanto rivendicato ieri dal presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi e dal direttore Paolo Cipriani durante gli interrogatori ai quali sono stati sottoposti, in veste di indagati, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma su presunte omissioni legate alle norme antiriciclaggio. La vicenda da cui è dipesa la loro convocazione a Piazzale Clodio è quella riguardante il sequestro di 23 milioni di euro depositati dallo Ior su un conto del Credito Artigiano e destinati ad essere trasferiti alla tedesca J.P. Morgan Frankfurt (20 milioni) e al Banco del Fucino (3 milioni). Per i magistrati inquirenti le due operazioni erano «viziate» dalla mancata comunicazione dei soggetti per conto dei quali erano state disposte.

«Abbiamo chiesto noi di essere interrogati - ha dichiarato Gotti Tedeschi al termine dei due atti istruttori, durati complessivamente oltre quattro ore - tutto è stato fatto secondo le regole. C’è stato un equivoco che intendiamo chiarire ai magistrati».

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