«Investimenti per crescere: 240 milioni e posti di lavoro»

Meno parole e più concretezza. Ragionare non solo nei termini della propria azienda, ma di tutto il sistema. Puntare a fare bene il proprio mestiere. Sono i concetti su cui torna più spesso Francesco Pugliese, direttore generale di Conad, quando discute dell'andamento del gruppo, dei suoi piani per il 2013 e dello scenario economico e politico.
Nonostante la crisi, nel 2012 Conad ha registrato un aumento di fatturato dell'8%, fino a toccare gli 11 miliardi di euro, mentre la quota di mercato è salita dello 0,8% a 11,1%.
«Questi risultati - sottolinea Pugliese - sono stati ottenuti grazie a investimenti. Siamo consci che i fatti contano più delle chiacchiere e che investire è il modo migliore per sopperire alle difficoltà». Lo scorso anno Conad ha investito 400 milioni di euro in 106 nuovi punti vendita (più 10,1% di superficie) e assunto 4.400 nuovi addetti. «Per il 2013 - aggiunge - contiamo d'investire altri 240 milioni di euro e creare nuovi posti di lavoro».
Risorse sì, ma nel modo giusto. «Oggi - sostiene Pugliese - più che creare nuovi negozi sul territorio occorre modernizzare quelli già esistenti. Anche nel nostro settore c'è bisogno di rottamazione».
Inoltre, bisogna tarare le politiche sui nuovi trend di consumo.
«Il periodo natalizio ha confermato che le famiglie sono in difficoltà. Chi comprava prodotti premium acquista oggi prodotti di marca. Chi comprava prodotti di marca si sposta su quelli commerciali. Le marche commerciali, in questo momento, offrono ai consumatori prezzi più convenienti - anche del 25% - a parità di qualità. Nei punti vendita Conad stiamo spingendo molto sia sui prodotti a marchio commerciale sia sull'offerta di prodotti freschi di qualità a prezzi accessibili».
Altre tre scelte testimoniano l'approccio Conad alla modernizzazione.

Uno è l'apertura di store all'interno delle stazioni - «veniamo incontro alle esigenze di spesa, anche dell'ultimo momento, dei pendolari, dei quali io stesso sono un rappresentante», dice Pugliese - e altri due sono l'apertura di pompe di carburanti e di parafarmacie: «Una recente indagine dell'Antitrust ha evidenziato quanto le pompe della Gdo (con le cosiddette “bianche”), offrano i prezzi più convenienti e fungano da importante stimolo alla concorrenza».

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