«Io vorrei assumere periti, ma i giovani dove sono?»

«Io vorrei assumere periti, ma i giovani dove sono?»

(...) nei circuiti stampati - abbia da alcuni mesi offerto lavoro attraverso tradizionali e nuovi canali di informazione, la risposta ottenuta è sorprendente. «A rispondere alle nostre inserzioni sono state persone che hanno minimo cinquant’anni. Va benissimo, ci mancherebbe. Offrono esperienza e serietà. È necessario però investire anche in giovani diplomati, periti elettronici e ingegneri, in grado di formarsi all'interno dell'impresa». Dunque, la tanto recriminata fuga di cervelli, piaga che affligge la Lanterna e tutto il territorio ligure, e che determina ogni anno l'allontanamento oltre regione di una buona percentuale di speranze e di menti brillanti, sembra non trovare, almeno in questo caso, la giusta corrispondenza. «Mai come in questi anni ultimi anni il mercato del lavoro ha sofferto così profondamente. Malgrado ciò, la storia aziendale e le nostre conoscenze sono stati motivi di crescita in termini di mobilità sostenibile e di commercializzazione di veicoli elettrici come lo scooter "Ecojumbo"- spiega Pilloni -. Mi divido tra Italia e Shanghai per dare concretezza al mio progetto di Ecomission dedicato alla mobilità sostenibile che ha il suo principale stabilimento in Cina dove assembliamo questa tipologia di scooter. Ci sono 14mila chilometri di distanza tra noi e loro. Essendo questo un mercato in movimento che registra sempre un numero maggiore di richieste, lasciamo alla fabbrica in Cina gli ordini a programma, ossia trenta-quaranta mezzi, una sorta di magazzino, e andiamo incontro agli ordini urgenti spostandoci qui a Genova dove trasferiamo impianti e produzione nella struttura in via Buccari. Questo significa nuova occupazione: l'organico che noi contiamo a regime sono 20-25 persone». Traspare soddisfazione nelle parole di Pilloni che ammette finalmente l'arrivo di nuovi ordini,e che ha deciso di acquistare una linea di produzione gemella di quella cinese e di posizionarla nel suo stabilimento genovese per soddisfare le richieste del mercato nazionale in modo autonomo e indipendente. Ma non nega la sorpresa legata al mondo occupazionale. O meglio alla mancata risposta da parte dei giovani alla richiesta di personale qualificato. «Sono meravigliato - aggiunge l'imprenditore - credevo fosse più semplice vista la carenza di posti e di iniziative. In tanti hanno cessato la loro attività produttiva e molte altre sono in procinto di farlo - sintetizza -, a questo punto prevedere una inversione di trand sull'occupazione è pura utopia». Sorprende che vi siano ancora aziende e imprenditori pronti a sfidare i mercati avviando nuove attività produttive o investendo sulle quelli esistenti assumendo personale.

È il caso della Teknit di Sestri Ponente che dopo aver prodotto per 25 anni schede elettroniche, si è resa conto che il mercato andava velocemente chiudendosi. «Ed è per questo che abbiamo avviato quattro anni fa il progetto Ecomission».

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