da Londra
Un ritiro veloce dallIrak nel giro di un anno per poi concentrare tutte le forze in Afghanistan. Sarebbe questo, secondo le indiscrezioni pubblicate ieri dal Sunday Telegraph, il piano strategico che il ministero della Difesa britannico si appresta a presentare al nuovo primo ministro inglese Gordon Brown. E a quanto pare il neo premier non esiterà a sottoscriverlo, anzi le sue ultime dichiarazioni a proposito del conflitto iracheno («bisogna ammettere che abbiamo fatto degli errori») non fanno che sostenere questa nuova tabella di marcia che prevede un ritiro entro il prossimo maggio.
Fino a questo momento il governo e le stesse forze armate avevano sempre garantito che il ritorno a casa dei soldati dallIrak sarebbe stato dettato «dagli eventi e non dal calendario», ma lassenza di progressi significativi e la necessità di mandare più uomini in Afghanistan dove il conseguimento di maggiori successi appare un traguardo più accessibile, sembra aver costretto il governo ad accelerare il programma di ritiro. Ovviamente la notizia di questinversione di tendenza non sarà gradita dalla Casa Bianca, fiduciosa nellappoggio dellalleato più stretto per tutto il tempo della loro permanenza nel paese. Ma il governo britannico sembra ormai essersi convinto che non è possibile combattere comtemporanemanete su due fronti così impegnativi. «La Gran Bretagna non è fisicamente in grado di sostenere due conflitti ha spiegato ieri al Sunday Telegraph un ex ufficiale della Difesa e adesso la questione va posta in questi termini: a quale delle due guerre dobbiamo rinunciare? Il governo ha deciso di rinunciare allIrak. Esiste già un programma che prevede il ritiro unilaterale nei prossimi dodici mesi». La proposta tuttavia, non avrebbe ricevuto il pieno appoggio della Difesa. Sempre a sentire il Telegraph, alcuni dei generali più anziani ritengono che lIrak sia strategicamente più importante per gli interessi britannici dellAfghanistan. «Il governo è convinto che ottenere dei successi in Afghanistan sia molto più semplice e questo rende questa scelta più attraente ha aggiunto la fonte della Difesa e anche se molti, sia nelle forze armate inglesi che in quelle americane, ritengono che lIrak sia strategicamente più importante, va riconosciuto che non esiste un sostegno popolare a questo conflitto. Personalmente penso che la storia dimostrerà che questa guerra è stata una scelta sbagliata».
Sembra possibile perfino un ritiro più rapido. In questi giorni, un ex ministro dellesecutivo ristretto è già stato incaricato di effettuare una valutazione su come presentare allopinione pubblica questa nuova decisione dopo che Brown avrà assunto lincarico di primo ministro.
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