Gli ispettori dell’Amt multano senza dirtelo

(...) Su questo caso, Amt, già presa di mira per le telecamere sulle strisce gialle, si trincera dietro un «è tutto regolare».
«Noi ci limitiamo a osservare le leggi - spiega Amt - e gli incarichi che ci vengono affidati, anche dal Comune. Il nostro personale ha il potere di elevare talune contravvenzioni attinenti la sosta e il transito, ma non ha il potere di fermo nei confronti del veicolo in marcia. Non vogliamo certamente fare cassa, non è questo il nostro obiettivo. Insomma, non c'è accanimento nei confronti di nessuno».
«Non credo che sia così - replica invece un nostro lettore - perché il personale dell’Azienda mobilità e trasporti si apposta, letteralmente, in prossimità delle strisce gialle».
«Ho intenzione di presentare ricorso. Alcune settimane fa ho ricevuto un verbale in cui è stata contestata, in sostanza, una violazione per avere transitato, con la mia utilitaria in via Diaz, nonostante il divieto a limitate categorie di utenza come indicato da apposita segnaletica. So che la mia Nissan - aggiunge, particolarmente accorato - è stata descritta con giusti dettagli e che, in generale, guido sempre a bassa velocità, soprattutto in centro».
«Non ho ricevuto alcuna fotografia - continua il lettore residente a Quarto - e non ho ricevuto il verbale perché le telecamere di Amt hanno scattato le immagini dell'infrazione. Il verbale è stato sottoscritto da un solo accertatore/verbalizzante di Amt, che avrebbe soltanto visto l'infrazione, che poteva contestarmi immediatamente, ma che non lo ha fatto perché non aveva e non poteva usare manco la paletta».
Il malcapitato lettore si è visto così arrivare a casa una «bolletta» da 38 euro da pagare entro 60 giorni.
«È una storia che mi giunge nuova - spiega Andrea Volpe dello studio legale Vernazza - in genere si fa ricorso contro i sistemi riferibili alle telecamere. Se fosse davvero così come è stata raccontata, la vicenda è degna di attenzione e c'è chiaro motivo di facile ricorso al Giudice.
«Anche questo tipo di metodologia adottata dal Comune di Genova e da Amt - continua Volpe - potrebbe non essere valida. Il diritto, in sostanza, è semplice. Taluni soggetti non hanno autorità per fermare, fare controlli, né per contestare personalmente tali infrazioni.

Questi tipi di autorizzazione sono rilasciati dal Ministero dell'Interno, che, appunto, consente di utilizzare il segnale distintivo di cui all'articolo 12, comma 5 del Codice. Per la loro modalità, tempistica e logica conseguenza, quindi, anche la specifica contestazione può non essere valida».