Istituto dei tumori "5 sale operatorie per lotta al cancro"

All’Istituto dei Tumori pronte ad entrare in funzione nuove équipe di chirurghi per rispondere al boom di casi. Il presidente Colombo: "Così accorceremo ulteriormente le liste di attesa". Si eseguiranno 12.500 interventi all’anno

Istituto dei tumori 
"5 sale operatorie 
per lotta al cancro"

Entro la fine dell’anno l’Istituto tumori sarà in grado di effettuare 1.500 operazioni in più, aumentando di oltre il 25 per cento il numero degli interventi. E in questo modo si accorceranno anche le liste di attesa dei pazienti colpiti da cancro. O, se non altro, ruoteranno con più velocità.
Ad accelerare i tempi saranno le nuove cinque sale operatorie (già accreditate) previste all’interno dell’istituto di via Venezian. Due delle quali entreranno in funzione già da luglio, aumentando le sale a disposizione da 8 a 10. Avere più spazi e garantire più interventi significa anche aver bisogno di un maggior numero di medici negli staff. Si calcolano infatti 12 ore di operazioni in più ogni giorno. Due chirurghi sono già stati ingaggiati. "E abbiamo in programma anche l’assunzione di anestesisti e del personale strumentista - assicura il direttore generale Gerolamo Corno -, in tutto faremo 16 contratti. Grazie alle nuove sale sarà possibile lavorare in contesti più adeguati". Le richieste di intervento per asportare i tumori sono in continua crescita e l’aumento delle sale operatorie rappresenta una bella boccata di ossigeno per l’istituto, dove gli specialisti lavorano già a spron battuto. "Lavoreremo di più - fa notare il direttore scientifico dell’Irccs, Marco Pierotti - e avremo più spazi per farlo. In questo modo faremo fronte al continuo aumento di casi". Uno degli obbiettivi, aggiunge il presidente Antonio Colombo, è ridurre all’osso i tempi di attesa per i ricoveri che già ora non sforano le quattro settimane.
L’istituto, dove ogni anno vengono ricoverati circa 13mila pazienti (più 10mila in day hospital), conta più di ottomila malati operati nel 2009 e 62.500 prestazioni di radioterapia. Numeri impressionanti che, a detta dei medici, sembrano in crescita. Con più di settemila richieste all’anno da parte di pazienti che arrivano da fuori regione apposta per mettersi nelle mani dei medici e dei chirurghi dell’istituto.
Il presidente Colombo assicura che, manovra o non manovra, non ci sarà nessun tipo di tagli sull’attività ordinaria dell’Irccs. "E per ora - aggiunge a proposito della Cittadella della salute che sarà realizzata assieme agli ospedali Besta e Sacco - non c’è motivo di temere nessun ritardo e nessun taglio nemmeno sulla realizzazione di un unico polo". Anche se sulla sanità lombarda si abbatterà la scure delle Finanziaria con oltre 200 milioni di euro di tagli.
All’interno dell’istituto nemmeno la ricerca teme i tagli della manovra: le attività di studio e sperimentazione vengono garantite dai cinque milioni di euro raccolti grazie al "5 per mille" che serviranno a finanziare cinque progetti scientifici su vari tipi di tumori: da quelli rari, a quelli alla mammella e al polmone. Un altro sostegno per i bilanci dell’ospedale da 482 posti arriva dai nuovi rimborsi (retroattivi) previsti dalla Regione Lombardia per gli ospedali universitari e per gli Irccs che, come l’Istituto Tumori, portano avanti attività di ricerca. Realtà che devono sostenere costi più altri rispetto agli ospedali tradizionali. "Finalmente - commenta Antonio Colombo - le eccellenze non vengono riconosciute non solo a parole ma anche nei fatti, con l’assegnazione di risorse. Ovviamente chi alza l’asticella della qualità dei servizi si trova ad avere attività più costose, più difficili".


Tra i progetti appena realizzati ci sono il nuovo reparto di senologia e tra quelli in cantiere, seppur ancora in embrione, c’è il nuovo residence da dedicare ai parenti dei pazienti. Saranno forniti appartamentini a prezzi calmierati e la struttura, dopo il trasloco dell’istituto, potrà rimanere a disposizione degli studenti che affollano il quartiere di Città studi.

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