Italia-Armenia, gemellaggio della Provincia

Scambi economici e culturali alla base degli incontri ufficiali della delegazione della Provincia guidata dal presidente Dapei ricevuto dal governo locale. Palazzo Isimbardi è stato tra i primi enti a riconoscere il genocidio

Studiare e adottare il modello delle piccole e medie industrie lombarde: è questo l'obiettivo del gemellaggio sancito ad Yerevan, alla presenza del primo ministro armeno, Tigran Sargysan, tra la Provincia di Milano e la Regione di Kotayk, la più dinamica e sviluppata del paese caucasico. «Questo modello di piccole e medie imprese e di aziende familiari - ha detto il primo ministro alla delegazione del consiglio Provinciale di Milano invitata dal governo locale in Armenia e guidata dal presidente Bruno Dapei - è molto adatto per l'Armenia, dove c'è voglia di lavorare ed un buon grado di istruzione».
L'intesa conclude un percorso di avvicinamento segnato dal riconoscimento da parte del consiglio provinciale di Milano del genocidio armeno dei primi del '900 che la Turchia non ha mai riconosciuto, considerando quei fatti le conseguenze di una guerra civile.
Alta tecnologia, turismo, costruzioni, ma anche restauro del grande patrimonio artistico armeno, sono i campi nei quali la Repubblica di Armenia auspica collaborazione, formazione e joint venture. «Siamo convinti che esiste un potenziale per lo sviluppo dei rapporti italo-armeni - ha detto il primo ministro Sargysan - non ancora utilizzato. Negli ultimi tempi diverse aziende italiane sono venute a lavorare in Armenia ma c'è spazio per nuove opportunità». Il Pil armeno, ha evidenziato l'ambasciatore italiano a Yerevan, Bruno Scapini, dopo una flessione nel 2009, è tornato a crescere a due cifre nel corso del 2010 che dovrebbe chiudersi con un più 10 per cento. «La nostra è una missione politica - le parole del presidente Dapei alla guida di una delegazione ufficiale - ma ci sono tutte le premesse per poter avviare una collaborazione proficua con la regione del Kotayk». Possibili progetti e collaborazioni nel campo del turismo, dell'edilizia e dell'innovazione tecnologica con l'Armenia, Paese in via di sviluppo e crocevia di importanti traffici commerciali verso altrettanti mercati emergenti.
Una tre giorni fitta di incontri per i consiglieri provinciali che, prima della firma del gemellaggio, affidata al governatore del Kotayk, Kovalenko Shahgaldyan e al presidente Dapei nella sede del governo armeno, sono stati ricevuti dal primo ministro, Tigran Sargsyan e dai ministri dello Sviluppo territoriale e degli Esteri, Edward Nalbandian.
Il tutto per mettere nero su bianco una collaborazione che nasce dal forte legame tra la Provincia di Milano e la comunità milanese, la più numerosa d'Italia con oltre mille armeni, e dall'amicizia anche personale tra il presidente Dapei e l'ambasciatore armeno in Italia Ruben Karapetian, presente gli incontri assieme al collega italiano Bruno Scapini. Già a settembre l'arrivo a Milano di una delegazione di imprenditori armeni. "Questo accordo - ricorda Dapei - apre la strada a una collaborazione concreta sul piano economico con un Paese come l'Armenia che può contare su una posizione strategica per gli scambi commerciali con mercati in via si sviluppo e su un grande potenziale di crescita".


Oltre agli aspetti economici, le autorità milanesi e armene si sono impegnate a portare avanti collaborazioni di tipo culturale per favorire lo scambio di conoscenze e conoscenza tra due popoli che "pur se lontani geograficamente - commenta ancora Dapei - sono molto vicini e affini culturalmente e socialmente".

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