Italia, contro gli scettici Lippi arruola la Schiavone "Ispiriamoci al suo cuore"

I pronostici sono tutti contro ma il ct promette "grinta, passione, classe e cuore". Analisi degli azzurri a una settimana dall'esordio: certezze / rischi / dubbi /

Italia, contro gli scettici 
Lippi arruola la Schiavone 
"Ispiriamoci al suo cuore"

Giugno, andiamo, è tempo di partire... per la Nazionale campione del mondo e il suo Ct, appesantito da un macigno che si chiama pronostico. Sono tutti di segno negativo e annunciano un precoce ritorno a casa della spedizione azzurra. Non c’è uno, uno solo in circolazione, tra critici o addetto ai lavori, che gli affidi qualche chance di ripetere l’impresa di Berlino 2006. Allora mettiamo nero su bianco per evitare future contestazioni: sarebbe un successo se l’Italia arrivasse tra le prime quattro nazionali, l’onore sarebbe da considerare salvo in caso di quarto di finale raggiunto (con gli incroci del tabellone, quello è lo snodo decisivo, attesi dalla sfida con la Spagna), processo sommario scontato nell’eventualità di una dolorosa eliminazione precedente a quel turno, agli ottavi cioè.

La diffidenza nei confronti del club Italia non è un volgare pregiudizio ma la conseguenza di alcune esclusioni, a vario titolo legittime, che hanno impoverito la cifra tecnica del gruppo: senza Nesta, Totti, Cassano, persino senza Balotelli che pure avrebbe fatto la sua parte in quell’attacco di modesta personalità, con Pirlo ai box per la riparazione di un muscolo delicatissimo (polpaccio sinistro), a chi si può chiedere estro, fantasia, un colpo di classe capace di sovvertire una sfida?

Di qui la conseguenza scontata. Lippi deve votarsi alla solidità dei 23, deve sperare che riacquistino la brillantezza fisica indispensabile per affrontare il primo tornante del mondiale e deve immaginare che, come in altre cento occasioni, il cuore, la grinta, il carattere, e la buona sorte, siano la scorta d’onore alla Nazionale che sbarca in Sudafrica mercoledì con la coppa del mondo tra le mani. Ripetersi è impresa diabolica, mai riuscita in precedenza specie se non si hanno a disposizione né Messi e nemmeno Kakà, né Rooney e nemmeno Fabregas.

Perciò Marcello Lippi ha deciso di adottare come simbolo della prossima spedizione il

volto scavato dalla fatica ma baciato dal successo di Francesca Schiavone. «Quattro anni fa ci ispirammo all’oro olimpico del Setterosa, oggi a entusiasmarmi è la Schiavone che vuol dire grinta, passione, classe e cuore».

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