Pier Francesco Borgia
nostro inviato a Pechino
A dispetto delle apparenze, lItalia e la Cina condividono tanti primati. Il primo è ovviamente laver dato i natali a culture e civiltà millenarie. Un primato che è subito causa di unaltra affinità: sono i due Paesi che lamentano il più vasto mercato «nero» di opere darte. Tesori dalla storia millenaria e reperti archeologici vengono trafugati ancor oggi con estrema facilità, andando ad arricchire collezioni private e musei pubblici di mezzo mondo. In occasione dellapertura dell«Anno dellItalia in Cina» il governo italiano, rappresentato dal ministro dei Beni culturali Rocco Buttiglione, ha siglato ieri mattina un accordo con il responsabile dellamministrazione cinese per il patrimonio culturale, il ministro Shan Jixiang, per la lotta al contrabbando di beni culturali e un memorandum sulla costituzione di un gruppo di lavoro tra i due ministeri della cultura.
Lalleanza prevede inoltre uno scambio di informazioni. LArma dei Carabinieri, ad esempio, con il suo Nucleo di difesa e recupero del patrimonio artistico, fornirà supporti e tecnologie utili per la catalogazione del patrimonio artistico. «Primo tassello commenta il ministro Buttiglione della barriera da costruire intorno ai nostri patrimoni». La speranza dei due governi è di sensibilizzare, grazie a questo accordo bilaterale, la stesura di una legislazione internazionale per il recupero e la difesa del patrimonio artistico.
Ieri è stata inaugurata anche la mostra «Specchio del tempo» dedicata alluomo e il suo mondo in sei secoli darte italiana attraverso le collezioni dei Musei di Stato fiorentini. Oltre ottanta capolavori, dal tardo Duecento sino al neoclassicismo, sono stati raccolti allinterno del «China Millennium Monument» di Pechino. Grazie a una densa sequenza di ritratti e figure, che includono capolavori di Botticelli, Mantegna, Leonardo, Raffaello, Andrea del Sarto, Bronzino, Longhi, Caravaggio e Guercino, risulta possibile evidenziare come dalleffigie commemorativa dellantichità si pervenga allidentificazione quasi psicologica dei soggetti. Perla della manifestazione è il disegno giovanile di Leonardo da Vinci di una testa ideale, probabilmente un modello per lelaborazione di un volto di Madonna adorante. Ed è proprio il Rinascimento a connotare fortemente la mostra. «Un periodo ricorda il ministro Buttiglione che si caratterizza soprattutto per la scoperta dellindividuo nella sua moralità e nella sua intelligenza. E questa mostra non fa che proporsi come una piccola ma significativa antologia della stagione più grande della nostra storia». La commozione sul volto dei dignitari cinesi era evidente. E anche le parole del ministro della cultura Sun Jazheng sono significative di una forte inversione di tendenza nel partito comunista cinese.
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