Italia, tedeschi, Industria 4.0 la forza del Made in Europe

L'ad Nierling spiega i vantaggi derivanti dalla quarta rivoluzione industriale. Per il Paese e l'occupazione

Riccardo Cervelli

Arriva da Porsche l'impulso alle aziende italiane ad abbracciare i processi e le tecnologie della cosiddetta Industria 4.0. Un termine con il quale si identifica la quarta rivoluzione industriale dopo la meccanizzazione, l'industrializzazione e l'automatizzazione che sta sorgendo da una sempre maggiore compenetrazione tra i processi produttivi e business tradizionali, da una parte, e Internet e l'iperconnettività dall'altra. Da oltre 20 anni, una società di consulenza appartenente al Gruppo Porsche, Porsche Consulting, oltre a supportare la crescita e l'innovazione dell'omonima Casa automobilistica, offre trasferimento di know-how e di metodologie ad aziende terze di diversi settori, aumentandone le performance e facendole crescere. Questo avviene anche in Italia, dove molte aziende stanno sperimentando il miglioramento dei loro modelli organizzativi e di processo dovuto alla contaminazione da parte della cultura tedesca e del sapere prodotto in proprio da Porsche Consulting.

Dal suo osservatorio, Josef Nierling, ad della società in Italia, è pronto a testimoniare una rinnovata volontà di crescita basata sull'innovazione da parte delle industrie tricolori. «Negli ultimi tre anni spiega è cambiata la richiesta dei clienti italiani di Porsche Consulting con riferimento alla tipologia di affiancamento. La domanda di progetti a supporto delle strategie di crescita è incrementata: infatti nel 2013, costituiva il 31% e oggi rappresenta il 45% del valore complessivo del nostro fatturato. L'importante incidenza di quest'area di servizio e la contemporanea diminuzione dei progetti di pura riduzione dei costi, mostra la propensione delle aziende italiane a investire nello sviluppo, segno di ritrovata fiducia nei confronti del futuro. L'ottimizzazione di processi e organizzazione, prima focalizzati su produzione e logistica, oggi abbracciano l'intera catena del valore».

Nierling è convinto che una delle opportunità di crescita più affascinanti per l'industria manifatturiera italiana sia l'evoluzione verso l'Industria 4.0. «Il settore automotive aggiunge è ipercompetitivo e per questo si muove per primo. Già da anni l'industria automobilistica ha iniziato un processo di trasformazione guidato dalle tecnologie». Se l'Industria 4.0 eleva la competitività aziendale, qual è però l'impatto sull'occupazione? Se si analizzano alcune chicche da Manufacturing 4.0 (altro modo di chiamare il nuovo trend) implementate in Porsche - come un modello di produzione che permette la personalizzazione dei prodotti senza rallentare la produzione; i robot; la stampa 3D; la realtà aumentata, ecc. - si nota come le macchine più evolute aiutano e non sostituiscono l'essere umano. «Su Industria 4.0 si pone troppa enfasi sul rischio dei posti di lavoro.

Ricordiamoci che Industria 4.0 nasce come un progetto del governo tedesco (la Strategia 2020, attiva dal 2011, ndr), quindi con un focus sulla competitività e la prosperità nel Paese». Lo stesso può essere anche in Italia.

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