Marcello Di Dio
da Roma
La Juve raccoglie limpegno del Coni e della Federcalcio a rivedere le sentenze della Corte Federale del 25 luglio scorso (il -17 nella classifica di B), ma prima del Consiglio di amministrazione straordinario convocato per oggi alle 15 vuole delle garanzie concrete. Che ieri né Petrucci né il commissario Figc Rossi hanno potuto fornirle.
Il briefing istituzionale di 35 minuti, a pochi metri dal salone donore del Coni dove stavano per essere varati i calendari di A e B, tra Cobolli Gigli, Petrucci e Rossi sembrava aver fornito segnali positivi. «Fate un passo indietro e non ci saranno ritorsioni», il messaggio giunto dalle istituzioni sportive. In pratica, se la Juve rinuncerà al ricorso al Tar del Lazio (la cui udienza è già programmata per domani alle 11), la Figc si impegna a non interferire nelleventuale arbitrato della società bianconera al Coni. Cosa che accadrà anche per gli altri club penalizzati (Lazio, Milan e Fiorentina) che stanno percorrendo liter della giustizia sportiva. Dunque, nessuna ritorsione in caso di rispetto delle regole da parte della società bianconera.
Insomma, prove di dialogo nel contenzioso tra Juve e Federcalcio, con Guido Rossi che - mostrando meno intransigenza di quanto era avvenuto finora - aveva lanciato una piccola ciambella di salvataggio. Lunica che il commissario straordinario poteva concedere al club torinese. In pratica, non si è parlato di possibili sconti sui punti di penalizzazione, ma dal fronte Federcalcio è arrivato limpegno a non porre ostacoli in sede di arbitrato del Coni.
Un passo avanti importante, ma per nulla definitivo. La Juventus non è ancora rientrata nellambito della giustizia sportiva, anche se non sembra più arroccata alla posizione intransigente che la porterebbe al Tar. E quindi allo scontro totale. Ma lassenza di garanzie fa storcere la bocca allIfil, lazionista di maggioranza del club bianconero. «È stato un incontro positivo ha sottolineato comunque Cobolli Gigli, che oggi avrà nuovi colloqui con le istituzioni sportive per un ulteriore riavvicinamento e lambiente assolutamente buono. È stato il primo incontro importante tra la Juventus e gli organi che governano il calcio». Il presidente bianconero aveva appena digerito il boccone amaro della serie B, che la Juve pare aver ormai accettato e il cui cammino inizierà il 9 settembre a Rimini. Il minimo sindacale per sedersi al tavolo della pace con le istituzioni del calcio.
Toccherà quindi al Consiglio di amministrazione straordinario di oggi stabilire la linea da seguire. «Ci sono gli auspici ha detto ancora il presidente della Juventus - perché il Cda decida di poter prendere in considerazione la possibilità di rientrare nellambito della giustizia sportiva. Ci sono gli obiettivi di un sostanziale miglioramento della posizione della Juventus. Spero che già da domani (oggi, ndr), prima e dopo il Cda, si facciano ulteriori passi avanti».
Se il vertice bianconero deciderà di seppellire lascia di guerra, rinunciando al ricorso durgenza, e di rivolgersi allarbitrato del Coni (tre giudici, uno dei quali scelto dalla Juve, udienza a fine settembre quindi a torneo iniziato), godrà subito di un immediato beneficio: decadranno infatti le pene accessorie inflitte dalla Corte Federale il 25 luglio scorso, ovvero le tre giornate di squalifica del campo (e quindi la squadra di Deschamps potrà disputare allOlimpico di Torino le sfide con Vicenza, Modena, Brescia) e lammenda di 100mila euro. Cosa già successa ieri per la Lazio, che dopo la mancata conciliazione, si è rivolta alla camera arbitrale.
Prendere o lasciare, dunque, con tutti i rischi del caso. In casa bianconera si sta riflettendo sul da farsi: limpegno verbale della Figc non basta, serve qualcosa di più.
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