Juve-Samp è un pari cabaret illuminato da Super Cassano

Errori parrocchiali e difese in ferie nel 3-3 dell’Olimpico. Mazzoleni convalida i gol irregolari di Pepe e Quagliarella

Juve-Samp è un pari cabaret illuminato da Super Cassano

Qualcuno si sarà anche divertito. Occupandoci di calcio e non di cabaret Juventus Sampdoria è stata la negazione del gioco pensato e ragionato. Un cumulo di errori parrocchiali spiega il risultato allegro, il caldo ha sgonfiato i muscoli e annebbiato i cervelli, aggiungo la miopia dell’assistente dell’arbitro Mazzoleni che non ha segnalato due off side su due gol decisivi della Juventus e si potrà capire perché a Torino si siano divertiti soltanto i bambini.
La Juventus ha fatto il massimo per ottenere il primo punto del suo campionato, ha sbagliato un paio di conclusioni che le avrebbero offerto la vittoria finale. Del Piero ha cercato il gol per festeggiare il proprio diciassettesimo compleanno juventino e l’annuncio del futuro terzo bebè, le candeline sono rimaste accese, il capitano non ha mai tirato in porta. La Sampdoria, priva di Pazzini, è stata illuminata da Cassano che ha offerto una prestazione perfetta, coronata dall’assist per il primo gol di Pozzi (36’ con finta di Koman), il raddoppio personale su idea di Palombo (19’ della ripresa); Pozzi ha completato il circo (28’) mentre la difesa azzurro-juventina (Chiellini-Bonucci) era in ferie. Così come la retroguardia doriana sui gol di Marchisio (42’) dopo deviazione di Krasic dimenticato da Zauri e sui gol irregolari di Pepe e Quagliarella (4’ e 22’).

Non c’è più traccia dei terzini nel nostro calcio, gli esterni bassi(!?) non sanno difendere, vanno all’attacco ma non sono ali. Due squadre alla ricerca di se stesse, fragili, senza vere pretese di titolo. La Juventus, che ha speso 80 milioni di euro, resta un mistero della fede.

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