La Juventus resta in dieci e dà ragione a Conte: col Bologna sono cavoli

TorinoLa serata che i tifosi della Juventus avevano cominciato intonando allegramente "Gasperini uno di noi" - ricordando i trascorsi nel settore giovanile bianconero dell'ormai ex allenatore dell'Inter - si è rivelata una bella corsa a ostacoli per la Signora. Ne è uscito un pareggio (1-1) contro il Bologna, arrivato a Torino con zero punti in classifica, al termine di un match strano e giocato più con i nervi che con altro. Protagonista assoluto, Mirko Vucinic: autore del gol del vantaggio, l'ex giallorosso si poi fatto cacciare per doppia ammonizione prima di metà gara lasciano i compagni sì avanti di un gol ma in inferiorità numerica per metà partita. E quando il Bologna ha pareggiato, non è bastata la buona volontà per superare Gillet
Eppure erano bastati quaranta secondi per vedere Del Piero già al tiro di sinistro dal limite dell'area: impreciso, ma indizio che pareva introdurre una Juve simile a quella delle prime due partite. Invece, pian piano, il Bologna prendeva campo e non si mostrava per nulla intimorito. Bisoli aveva rinunciato a Di Vaio per dare spazio ad Acquafresca, il centrocampo era comunque fitto e non tutti gli juventini erano precisi negli appoggi come nelle prime due uscite stagionali.
Non succedeva praticamente nulla per mezzora ed era anzi il Bologna a mostrare un atteggiamento migliore sul terreno di gioco. Poi però, siccome il cervello fino a volte fa la differenza, Pirlo si inventava un assist per Vucinic calciando una punizione sulla trequarti senza aspettare che la barriera si posizionasse: a dirla tutta la palla era in leggero movimento, ma Gava e l'assistente Altomare non se ne accorgevano e la Juve poteva festeggiare il vantaggio. Con il contemporaneo (e momentaneo) vantaggio dell'Udinese a Milano il tutto assumeva contorni ancora più esaltanti e per poco Del Piero non indovinava un gol di quelli vecchia maniera con la palla a giro sul secondo palo. Addirittura si svegliava anche Krasic (all'esordio da titolare, con conseguente spostamento di Pepe sulla fascia mancina), il cui sinistro veniva respinto da Gillet: Juve insomma bella sveglia dopo un inizio soporifero e Bologna a questo punto intimorito pur se ancora volenteroso nel cercare di proporre gioco. A rendere la serata più effervescente ci pensava però ancora Vucinic appena prima di metà gara e questa volta non facendosi applaudire: già ammonito, il montenegrino si inventava un'entrata senza senso sui piedi di Morleo. Altro giallo (sacrosanto) e spogliatoi raggiunti in anticipo: Conte richiamava Del Piero e chiedeva aiuto alla freschezza di Matri, ma era Krasic - imbeccato dalla solita pennellata di Pirlo - ad accarezzare il palo a inizio ripresa. Avrebbe potuto essere la giocata capace di chiudere la partita, invece arrivava la zuccata di Portanova a battere Buffon, già splendido su Casarini pochi istanti prima.

Da quel momento in avanti, Juve tarantolata e tutta in avanti sulla spinta del solito Pirlo: Gillet era un gigante sul destro dell'ex milanista e poi su Barzagli, Giaccherini dava il cambio al fantasma si Krasic e Vidal giocava terzino sinistro. Alla fine, però, la diga bolognese reggeva. E la Juve andava a nanna con i primi rimpianti della stagione.

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