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Kabul, volevano assassinare l’ambasciatore degli Stati Uniti

Fausto Biloslavo

L'ambasciatore americano in Afghanistan era nel mirino di un commando islamico giunto dal Pakistan, ma le forze di sicurezza afghane hanno sventato l'attentato arrestando i presunti terroristi. Almeno questa è la versione fornita da Kabul, che ha annunciato di aver fermato sabato scorso tre giovani pachistani trovati in possesso di armi automatiche e lanciagranate. Il gruppetto è stato catturato nella provincia di Laghman, a ridosso del confine pachistano, nell'Afghanistan orientale. L'ambasciatore americano uscente, Zalmay Khalilzad, nominato rappresentante degli Stati Uniti a Bagdad era atteso nella zona per presenziare ad una cerimonia militare. I tre avrebbero confessato che Khalilzad era il loro obiettivo e hanno detto di essere originari di Peshawar, l'ex Casablanca pachistana diventata una roccaforte dei fondamentalisti.
Le forze di sicurezza afghane hanno fatto avere alle agenzia di stampa una cassetta in cui vengono ripresi i presunti terroristi che dicono di chiamarsi Morad Khan, Zahid Said e Gul Alem. Nel video sono vestiti con la classica tunica ed i pantaloni a sbuffo, i panni tipici di afghani e pachistani. Appaiono molto giovani, a malapena sulla ventina. «Non è ancora chiaro a quale gruppo appartengono, ma quasi sicuramente scopriremo un collegamento con gli estremisti pachistani, i talebani o Al Qaida», ha affermato una fonte dei servizi afghani.
Khalilzad, nonostante sia stato nominato ambasciatore a Bagdad, ha rilasciato, pochi giorni fa, una dura intervista in cui accusava il Pakistan di non impegnarsi a fondo contro i resti dei talebani e di al Qaida, nonostante l'alleanza con gli Stati Uniti. Secondo il diplomatico, lo stesso mullah Omar, il leader guercio dei talebani, si nasconderebbe in Pakistan. L'accusa diretta al governo di Islamabad, bollato come «irresponsabile», è di non aver voluto catturare Omar.
Nonostante il tentativo di colpire Khalilzad appaia velleitario, è indubbio che i resti dei talebani e di al Qaida stanno lanciando un'offensiva terroristica in vista delle elezioni parlamentari del 18 settembre.

Il ministro della Difesa afghano, Rahim Wardak, ha ammesso la scorsa settimana che «una mezza dozzina di terroristi di probabile origine araba legati ad Al Qaida sono stati infiltrati nel Paese per compiere attentati suicidi».

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