Caro Kakà, Ronaldo sta arrivando...
«Per me è complicato parlare di Ronaldo perché io sono un suo grande estimatore. Quando lui era già il Fenomeno, il numero uno, io cominciavo la mia carriera in Brasile. Ho giocato al suo fianco solo in Nazionale. Se lui adesso viene a giocare nel Milan, con me, è un sogno che si realizza ma vuol dire che il Milan ha un progetto convincente per tornare a vincere».
Per quale motivo secondo lei Ronaldo ha scelto il Milan e non invece il ricco stipendio dell'Arabia?
«Ronaldo ha scelto il Milan non solo per la presenza di molti brasiliani. L'ha fatto perché nei progetti della società c'è la vittoria».
Ma non è più il Ronaldo di un tempo...
«La sua caratteristica rimane una: la capacità di decidere le partite da un momento all'altro anche quando non fa i numeri di una volta. Con lui al Milan non cambierà l'assetto tattico».
Il suo arrivo a Milanello può modificare i futuri piani professionali di Kakà?
«Io sono contento di essere al Milan al di là di quel che accade al Real Madrid. Il mio futuro non dipende da questi sviluppi. Certo che se ci penso, e se penso a chi come Shevchenko è partito e magari non si trova bene, devo trarre qualche conclusione. La mia può essere la seguente: nel calcio dei nostri giorni non esistono più le bandiere, io spero di diventarlo, di essere un giorno il capitano. Maldini e Costacurta sono un grande esempio».
Come giudica il mercato realizzato dal Milan?
«La campagna di rafforzamento invernale mi convince. Si tratta di un buon segno. Vuol dire che il Milan sarà grande ancora per tanti anni, quindi che la società ha progetti ambiziosi. Se prendi a gennaio uno come Ronaldo vuol dire che prepari un futuro importante».
A questo punto manca solo Ronaldinho...
«Gli acquisti li fa la società e io non dovrei parlarne. Prima spero che Ronaldo firmi con noi poi, quanto a Ronaldinho, se il Barcellona se ne dovesse privare, sarebbe un altro grande acquisto. È un grande campione.
Solo così potete raggiungere l'Inter...
«È difficile fermare l'Inter attuale ma aggiungo che mi dispiace davvero che la Juventus sia in serie B. Spero torni presto in A».
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