Keanu Reeves rifarà «Matrix» solo nel mondo delle bufale

RomaLa notizia era talmente clamorosa da non sembrare vera. E infatti…
Ma andiamo per ordine. Prima su una moltitudine di siti internet in tutto il mondo e poi, ieri, anche su alcuni quotidiani nostrani sono state riportate le dichiarazioni di Keanu Reeves impaziente di tornare a interpretare il programmatore di computer Thomas Anderson nonché hacker in arte Neo in altre due puntate di Matrix. Dodici anni dopo il leggendario originale dei fratelli Andy e Larry Wachowski che due sequel, Matrix Reloaded e Matrix Revolution, in passato già li avevano realizzati e i fan non molto gradito.
I fatti erano molto circostanziati. Keanu Reeves a Londra, in occasione di un incontro pubblico alla «London school of performing Arts university», ha confessato di essersi seduto a tavolino durante le festività natalizie con i fratelli Wachowski che gli hanno detto di avere pronto il trattamento per due nuovi episodi di Matrix (4 e 5) da girare in 3D. Ma siccome - ha dichiarato l’attore - «hanno intenzione di dar vita a qualcosa mai vista fin’ora», hanno addirittura preso contatti con il regista di Avatar James Cameron per avere maggiori informazioni su pregi e difetti del 3D.
Un annuncio che in pochi minuti ha fatto il giro del web dividendo in maniera radicale - tra favorevoli e contrari - i fan della saga. Migliaia i post sui blog di mezzo mondo.
Bene, bravi, bis. Peccato che non fosse vero niente e che si trattasse della solita bufala mediatica. Tutto ha inizio con un post anonimo sul sito «Ain’t It Cool News» firmato da un fantasmatico El Nino che, anche senza la spagnola tilde, un tornado mediatico l’ha creato. Perché è bastato che una delle maggiori riviste specializzate inglesi, Empire Online, riprendesse la «notizia» per far sì che girasse il mondo. Bastava fare un piccolo controllo, come ha fatto il sempre vigile sito italiano «Badtaste» che non c’è cascato, per scoprire che Keanu Reeves non era a Londra, la Warner e l’agente dell’attore interpellati hanno negato il tutto, la scuola segnalata ha peraltro un nome diverso e i suoi amministratori una star hollywoodiana su quei banchi se la sognano.
Certo non è il caso di mettersi a fare i soliti pistolotti sulle fragilità del sistema mediatico. È già successo con notizie ben più gravi e sgradevoli per gli interessati (anche se si dice che gli si allunghi la vita), come la morte inventata di alcune star, figuriamoci se si sta parlando di Keanu Reeves e del suo personaggio più popolare, diventato poi la sua croce e delizia, visto che nell’immaginario collettivo è tutt’uno con quel figurino contraddistinto dallo spolverino di pelle nera e dagli occhiali scuri.

Così basta scrivere Matrix e si pensa subito alle ormai leggendarie sequenze, frutto di avanguardistici effetti speciali, in cui il tempo si ferma e lo spettatore segue istante per istante, ad esempio, il percorso di un colpo di pistola con la tecnica che è stata chiamata per l’occasione «bullet time» («tempo della pallottola»). Una particolarità di ripresa che ha fatto epoca ed è stata frutto anche d’innumerevoli imitazioni e parodie. E, ora, anche di bufale.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica