Alessandra Miccinesi
Uno spicchio di Croisette nel cuore di Roma. Lintento di creare a Trastevere una cittadella del cinema simile a Cannes - se si escludono i problemi di viabilità e la difficoltà di parcheggio - dovrebbe dare ragione agli organizzatori del festival «Le vie del cinema da Cannes a Roma» che per questa undicesima edizione - da oggi fino al 13 giugno - hanno puntato sulla concentrazione delle sale coinvolte nella programmazione dei film reduci dallultimo festival transalpino quasi in un unico quartiere. Alcazar, Nuovo Sacher, Intrastevere, Roma (che ospiterà una selezione della Semaine de la Critique), e Ugc Ciné Cité di Fiumicino sono le sale deputate ad ospitare molte delle opere passate in concorso e fuori concorso, e nelle sezioni parallele del festival che ha appena chiuso i battenti a Cannes: Quinzaine des Realisateurs, Semaine de la Critique, e Certain Regard.
Nel cartellone curato da Georgette Ranucci spiccano alcuni titoli del palmares, compreso il film vincitore a sorpresa dellambita Palma d'Oro The wind that shakes the barley del britannico Ken Loach, film politicamente interessante sulla guerra civile del 1920 in Irlanda, in programma stasera e sabato al Nuovo Sacher. Sempre stasera all'Alcazar (e a rotazione in altre sale) sarà proiettato A fost sau N-A-fost? del rumeno Corneliu Porumboiu, gioiellino di ironia e intelligenza vincitore della Camera dOr. Per loccasione il direttore artistico della Quinzaine, Olivier Père, domenica sera assisterà alla proiezione del film di Porumboiu. Per vedere lopera premiata alla Semaine della Critique, Les amitiès malefiqués del francese Emmanuel Bourdieu, invitato eccellente di Cannes a Roma, bisognerà pazientare fino a domani (ore 22.30, Roma). Mimmo Calopresti, invece, incontrerà il pubblico domenica 11 alle 19 (Intrastevere) in occasione della presentazione del suo documentario Volevo solo vivere realizzato attraverso la testimonianza di nove sopravvissuti ai campi di sterminio di Auschwitz. Al cinema Alcazar, sempre domenica, il regista Jean-Claude Brisseau assisterà invece alla proiezione del suo Les Anges Exterminateurs, film in puro stile Nouvelle Vague. Tra le altre opere presentate in concorso e traghettate a Cannes a Roma, Lights in The Dusk di Aki Kaurismaki e El Labirinto del Fauno di Guillermo del Toro.
In leggera differita con il festival di Cannes, dunque, Roma si prepara a valorizzare (e per un film non cè miglior viatico del passaggio in sala) molte pellicole da festival che forse non troveranno mai una distribuzione. È il caso di Indigènes film premiato per il cast maschile, attualmente fuori dai circuiti, che il pubblico di Cannes a Roma purtroppo non vedrà oltre a Babel premio per la regia al messicano Inarritu e Flandres di Bruno Dumont Gran Prix della giuria. Si vedranno invece Transylvania di Tony Gatlif con Asia Argento, Congorama di Philippe Falardeau, e Nocturnes pour le Roi de Rome, film in digitale di Jean Charles Fitoussi girato con un telefonino. Anche questanno, la rassegna promossa da Anec Lazio, Comune di Roma, e Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni Culturali darà la possibilità ai cinefili di apprezzare film dautore in lingua originale sottotitolati a prezzi ridotti: sei euro a biglietto e fidelity card con otto ingressi e due omaggi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.