Notizie importanti arrivano da Chicago dove si è appena concluso il quarantaseiesimo meeting annuale dellASCO, American Society of Clinical Oncology.Fra i trials presentati in questo prestigioso congresso, uno riguarda limpiego dellAcido zoledronico normalmente indicato per la prevenzione di eventi correlati allapparato scheletrico nella terapia del mieloma multiplo. Questo studio, condotto su duemila pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi, dimostra che il trattamento con Acido zoledronico associato alla chemioterapia di prima linea aumenta in modo significativo la sopravvivenza globale (+16% rispetto al trattamento con il clodronato) e la sopravvivenza libera da progressione di malattia (+ 12%). Il professor Evangelos Terpos, cattedratico delluniversità di Atene e coordinatore di questo trial, ha dichiarato: «É la prima volta che in un ampio studio di fase III, si raggiungono tali risultati. Oggi possiamo affermare con prove scientifiche che lacido zoledronico ha le potenzialità di prolungare la vita di pazienti con mieloma multiplo».
Altri dati sullAcido zoledronico sono contenuti in un altro studio di fase III condotto dallAustrian Breast & Colorectal Cancer, per cinque anni, su donne in premenopausa con carcinoma mammario ormono-sensibile in fase precoce. Questi dati sono ancora più incoraggianti: il trattamento con Acido zoledronico, in associazione alla terapia ormonale postchirurgica, prolunga del 32% la sopravvivenza libera da malattia, risultato definito «entusiasmante» dal professor Michael Gnant non solo sul piano terapeutico, ma anche su quello psicologico. Se approvato per questa indicazione, Acido zoledronico, associato alla terapia ormonale post operatoria, potrà offrire alle pazienti con carcinoma mammario allo stadio precoce, lopportunità di ridurre ulteriormente il rischio di recidive». L Acido zoledronico è approvato in più di cento paesi, è il bisfosfonato più utilizzato in area oncologica per prevenire le complicazioni ossee nel mieloma multiplo e in una vasta gamma di tumori metastatici che coinvolgono le ossa. Deve essere somministrato per via endovenosa ogni 3-4 settimane.
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