L’acuto della Cgil: sciopero alla Scala e salta Beethoven Oggi c’è il cda

La Cgil ha indetto uno sciopero alla Scala per il 21 dicembre che farà saltare l’ultimo appuntamento del ciclo di concerti Beethoven Schoenberg. Il programma prevedeva la Kammersymphonie in mi maggiore di Schoenberg e la nona di Beethoven con la Filarmonica e il coro della Scala diretti da Daniel Barenboim. È «soprattutto il rapporto del teatro con la Filarmonica della Scala, associazione privata formata da orchestrali del Piermarini» spiega la nota del sindacato, ad aver portato a questo sciopero. Inizialmente indetto dai rappresentanti del coro e ieri «confermato da tutta la rappresentanza sindacale della Cgil».
La stagione sinfonica, «è praticamente tutta appaltata alla Filarmonica, che è un’associazione privata - protesta Mauro Peconi, delegato sindacale del coro -, così c’è chi lavora pagato da contratto e chi è sostanzialmente pagato due volte». «È un bubbone che è scoppiato ora ma che è stato lungamente covato» ha aggiunto Francesco Lattuada, delegato Cgil dell’orchestra e socio della filarmonica, che vorrebbe maggiore equilibrio nella programmazione e anche più «sensibilità» da parte della direzione, che ha detto sì a un incontro ma solo dopo l’8 gennaio, anche se per questa mattina alle 10 è fissato una seduta del consiglio di amministrazione. «Noi comunque - ha spiegato Lattuada - siamo pronti a sederci a un tavolo per trovare un percorso». Altrimenti, salterà il concerto del 21 dicembre.

La settimana scorsa, il 12 dicembre, lo sciopero nazionale dei sindacati contro la manovra ha colpito anche la beneficenza. Saltato il concerto organizzato dal comitato Negri Weizmann per raccogliere fondi destinati alla ricerca nella lotta contro l’Alzheimer.

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