L’aeroporto «decolla» col turismo

Con quasi 1 milione e 300mila passeggeri, il 2010 è stato l’anno record per l’aeroporto «Cristoforo Colombo» di Genova Sestri, con una crescita netta del 13,26 per cento, a fronte del 7 per cento di percentuale di aumento a livello nazionale. A gennaio del 2011, poi, rispetto allo stesso mese del 2010, l’aumento è stato del 24 per cento e nei primi giorni di febbraio la crescita è stata del 16 per cento. Sono questi, in sintesi, i dati messi in evidenza ieri in Regione dall’assessore al Turismo, Angelo Berlangieri, e dal presidente della società Aeroporto, Marco Arato, che per l’occasione hanno anche presentato un nuovo piano di investimenti da 7 milioni e mezzo di euro. Il piano è finalizzato a lanciare un’iniziativa di marketing territoriale volta a promuovere la Liguria all’estero quale destinazione turistica e non solo come scalo di transito.
I turisti, intanto, sono già aumentati del 5 per cento e per il 2011 si prevedono nuove tratte su Barcellona, Istanbul, Francoforte e Amsterdam. E, inoltre, nuovi voli su Mosca, Rostov e Krasnodar. «L’obiettivo - ha spiegato Berlangieri - è attivare dieci nuove linee internazionali entro il 2012. Saranno stanziati 2 milioni e mezzo di euro all’anno, di cui un milione stanziato dalla Regione, 900mila euro dall’Aeroporto e la parte restante dagli altri attori del piano, Camera di commercio e enti locali». «In questo modo - ha aggiunto Arato - potremmo incrementare non solo il traffico aereo ma lo sviluppo del tessuto economico di tutta la regione».
Più traffico, soprattutto quello incoming - ha proseguito Berlangieri - per il Cristoforo Colombo significa lavorare per l’internazionalizzazione, uno degli obiettivi essenziali delle politiche turistiche di qualsiasi destinazione: «Internazionalizzare - a giudizio dell’assessore - significa essere più forti con una gamma di mercati più ampia, destagionalizzare e avere un aumento del fatturato perché i turisti stranieri spendono più degli italiani».
Sia Arato, sia Berlangieri hanno anche fatto un primissimo bilancio sull’iniziativa di voli «on demand» del vettore MyJet, attivi dal mese scorso con destinazione Trieste, Marsiglia, Venezia, Zurigo, Ginevra, Olbia e Barcellona. Si tratta di rispondere alle esigenze di una fascia di clientela business che ha necessità di ricorrere a trasferimenti rapidi, nell’arco di una giornata, e desidera viaggiare in maniera particolarmente confortevole. I velivoli messi a disposizione sono a quattro posti e corrispondono, per caratteristiche, alle migliori sistemazioni a bordo degli aerei di linea. Il costo superiore del volo - ha fatto notare fra l’altro Arato - deve tener conto anche dell’opportunità di evitare, ad esempio, pernottamenti, e quindi diventa competitivo anche dal punto di vista economico.


Un accenno da parte di Arato anche alla situazione dei lavoratori dell’aeroporto, che, a suo giudizio, non dovrebbe destare preoccupazione: «Nel 2010 abbiamo stabilizzato tutti i precari - ha sottolineato il presidente -. Si tratta di un’azienda forte e sana e i lavoratori non devo avere paura di nulla».

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