(...) lanciato da Arpal e Comune di Genova. Un pericolo che ormai, considerato l'abbassamento delle temperature e il mare mosso, dovrebbe essere terminato. Tanto che ai bagni Doria, come in quelli circostanti e nella spiaggia libera antistante il Bai, come nel resto del territorio genovese, il divieto di balneazione è stato tolto da un paio di settimane. «Se non è l'alga tossica - denunciano i titolari dei Doria Pietro e Paolo Pinacci - vorremmo sapere che cosa ha provocato il malessere dei nostri clienti. Qui non si è fatto vedere nessuno, fra tecnici del Comune, dellAsl e dellArpal. Nulla di grave ovviamente, ma tutti hanno avuto gli stessi malesseri che duravano al massimo un paio di giorni. Poi è bastato che non si avvicinassero alle nostre spiagge perché i sintomi sparissero del tutto. Comune e Arpal dicono che il tempo della fioritura dell'ostreopsis ovata è passato. Tuttavia qui la gente continua a stare male. Allora la causa deve essere un'altra. Magari il depuratore di Quinto che non funziona e continua da mesi a gettare liquami poco lontano dalla riva». Una situazione denunciata, anche in tribunale, pure dal titolare dei bagni Sette Nasi, adiacenti il depuratore. «Da mesi chiediamo di risolvere i problemi dell'impianto - spiega Walter Barilari - nelle scorse settimane con il collega dei bagni Cica siamo usciti diverse volte in barca per fotografare i liquami che uscivano dalle tubazioni gorgogliando nell'acqua a 50 metri dagli scogli. È uno scandalo. Tanto che finora, anche se ci hanno assicurato che si sarebbero occupati della vicenda, sia i nostri clienti sia noi direttamente vediamo ogni giorno uscire liquami puzzolenti dalla condotta fognaria. Qualcuno anche ai nostri bagni ci ha segnalato pizzichi alla gola e prurito al naso e altri malesseri, ma non abbiamo registrato così tanti casi come ai bagni Doria e alla spiaggia libera adiacente».
I malesseri ai bagni Doria si verificano in particolare, secondo quanto testimoniato dai bagnanti, quando c'è vento di scirocco, come nei giorni scorsi. «L'altra notte mio cugino - dice Alba Soraro - e sua moglie si sono sentiti male. Io abito a Marassi e loro a Quarto. Da anni frequentano i bagni Doria, ma è la prima volta che succede». Stessa storia per Mara Marisnardi, impiegata, che nei giorni scorsi ha dovuto rinunciare alla spiaggia. «I bagni Doria stanno a circa 400 metri dal depuratore di Quinto. Non dovremmo avere gli stessi problemi dei bagnanti dei Sette Nasi - spiega l'impiegata genovese - eppure mercoledì mi sono sentita pizzicare il naso e ho avuto problemi respiratori e un malessere generale. Anche un'altra decina di amiche che frequentano i Doria hanno avuto gli stessi problemi. Dopo un paio di giorni si sono risolti». Marco Ferrera, spedizioniere, si è sentito male martedì e si è rivolto prima telefonicamente all'Arpal, poi è andato all'Asl di Quarto. «Stavo nella spiaggia libera adiacente i bagni Doria di fronte al Bai - spiega Ferrera - quando ho avvertito prurito al naso e difficoltà respiratorie. Sono tornato a casa e avevo la febbre, mi facevano male le ossa e non avevo appetito. Dopo un paio di giorni trascorsi lontano dal Bai, si è risolto tutto e sono stato meglio. Tanto che sono andato a fare il bagno a Sori. I tecnici dell'Arpal, ai quali ho segnalato i casi anche di altri amici e di bambini, mi hanno risposto di rivolgermi all'Asl.
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