L’allarme della Bce: «Pochi i tagli di spesa»

Ma il governatore della Banca centrale europea Trichet «salva» Padoa-Schioppa. Dubbi del Fondo monetario sulle pensioni

da Roma

«Sono perfettamente d’accordo con il governatore Draghi quando dice che, in questo momento, per i conti pubblici italiani la cosa più importante è che la Finanziaria non venga svuotata, e che alla fine dell’iter parlamentare i saldi siano quelli definiti dal Tesoro». Jean-Claude Trichet fa scattare la solidarietà fra banchieri centrali - in carica ed ex, come il nostro ministro dell’Economia - proprio mentre i partiti preparano i fucili per l’assalto alla diligenza. Ma allo stesso tempo, il presidente della Bce non rinuncia a sottolineare che, sulla manovra economica italiana, avrebbe preferito una diversa composizione, tarata sui tagli alle spese. «L’Italia - osserva durante la conferenza stampa a Francoforte che segue la riunione del Consiglio direttivo della Bce - è uno dei Paesi in cui si dovrà fare uno sforzo in più per tagliare la spesa». È essenziale, secondo Trichet, che l’Italia e tutti gli altri Paesi membri dell’Eurozona migliorino i conti in presenza di un contesto economico favorevole come l’attuale.
La solidarietà fra banchieri centrali scatta anche nei confronti di Padoa-Schioppa, bersagliato dal Financial Times e definito il peggior ministro dell’Economia di Eurolandia. «Non ho letto l’articolo in questione - premette il presidente della Bce - ma dissento. Dissento giudicando la persona, che ha responsabilità enormi e straordinariamente difficili. Forse il giornale ha fatto confusione - aggiunge - fra le difficoltà e la persona».
Da New York, dove si trova per incontri a Wall Street, il ministro dell’Economia getta comunque acqua sul fuoco delle polemiche. «Le critiche da parte della stampa o di Standard & Poor’s (l’agenzia di rating che ha declassato di recente il debito pubblico italiano, criticando la legge finanziaria, ndr) rappresentano un incentivo molto positivo. Non sono particolarmente preoccupato: meglio le critiche piuttosto che una crisi sul mercato. La manovra è una delle più incisive degli ultimi 25 anni, e la mia previsione - aggiunge il ministro, in uno slancio di ottimismo - è che la Finanziaria sarà approvata così com’è oggi, con alcuni cambiamenti nella composizione ma non nei saldi». Padoa-Schioppa se la prende poi col governo Berlusconi: «Negli ultimi cinque anni - afferma - ha perso un’occasione di risanamento, azzerando il surplus primario».
Padoa-Schioppa torna oggi in Italia e subito ripiomba nel vortice della Finanziaria. In giornata arrivano al Tesoro anche gli ispettori del Fondo monetario internazionale guidati da Alessandro Leipold, che ieri hanno incontrato il governatore Draghi in via Nazionale. Molti gli argomenti sul tappeto, dalla crescita economica ai conti pubblici. C’è poi uno specifico interesse della missione Fmi sulle pensioni e sulla norma che riguarda il Tfr.

Molte le domande che riguardano la ratio del provvedimento mentre sulle pensioni il Fondo chiede di conoscere le proiezioni di spesa previdenziale fino al 2050, i piani di riforma in discussione e i dettagli del memorandum governo-sindacati.

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